Si avvicina agli standard americani questo film d’animazione prodotto in Europa, piacevole e divertente, anche se ruba un po' troppo idee e spunti qua e là.
In una trama che sembra una versione di «E. T.» al contrario, l’astronauta della Nasa Charles T. Baker atterra sul pianeta del titolo, che scopre popolato da extraterrestri verdi, che vivono come se fossero nell’America anni Cinquanta di «Ritorno al futuro». Ma è lui ad essere considerato un alieno e una minaccia. A proteggerlo da un generale e da uno scienziato che hanno in mente di catturarlo sarà Lem, un sedicenne del pianeta esperto di astronomia, che stringendo amicizia con lui insegnerà ai suoi simili i valori della tolleranza, della comprensione e dell’accoglimento del nuovo e del diverso. Sceneggiato dal Joe Stillman dei primi due «Shrek», «Planet 51» è un cartoon digitale dal disegno piuttosto accattivante, che mira a intrattenere il pubblico dei bambini con spiritose gag più fisiche che verbali e quello dei grandi inserendo una citazione cinematografica dietro l’altra: da «Alien» a «Star Wars», da «Wall.E» a «Cantando sotto la pioggia», evocato in una delle sequenze più ingegnose e riuscite del film. Tuttavia l’assenza di trovate davvero originali e inventive a lungo andare si fa sentire e, pur nell’ambito di un’animazione abbastanza tradizionale, il risultato è simpatico e garbato, ma non entusiasma.
Giudizio: 2/5
SCHEDA
REGIA: JORGE BLANCO, JAVIER ABAD, MARCOS MARTINEZ.
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