di Lara Ampollini
L’età si allunga, il cinema si adegua. Quello delle commedie sentimentali «mature» è ormai quasi un genere, («Tutto può succedere», già della Meyers, con Diane Keaton e Jack Nicholson, anche in «Qualcosa è cambiato»), che qui fa un passettino in più. Quello dell’esibizione allegra della decadenza fisica, intelligentemente accettata e vincente nei confronti della bellezza da copertina.
Alla faccia dei radicali liberi (e delle innumerevoli rughe) Meryl Streep, pasticciera abbandonata dal marito per una ragazza di 25 anni più giovane, riconquista il consorte e ne diventa l’amante. Ma non è solo il trionfo dell’affetto, del calore, della nostalgia. Nancy Meyers, sceneggiatrice e regista («What women want»), dell’età in questione ne fa proprio una vicenda di attrazione fisica, di sesso sfrenato che esplode tra le pillole per la prostata di lui e le tentazioni di una blefaroplastica di lei. Credibile o meno, il problema non sta qui. Non nell’età dei personaggi ma in quella dimostrata della commedia che li racconta. Perché, pur nella gradevolezza, all’intreccio e alle singole scene manca la verve che servirebbe (in aggiunta a un pessimo doppiaggio): tutto il meglio sta nel trailer che raccoglie le battute più belle e dona alla storia un ritmo che non ha.
Dopo 10 anni dal divorzio tra lei, la pasticciera e lui, avvocato arrivato del tipo «bolso in Porsche», complice la festa per il diploma del figlio, riscoppia la passione. Seguono dubbi e turbamenti vari, anche perché contemporaneamente la signora ha conosciuto un architetto dolente per il recente divorzio (ma chi ha ridotto a una maschera la faccia di Steve Martin?) e che pare interessato a lei. Sornione e spavaldo l’ex marito (un Alec Baldwin in esibito sovrappeso, irresistibile), alla fine cederà al corso dolceamaro delle cose.
Commedia programmaticamente «anta» (un po’ più di spregiudicatezza di scrittura poteva attirare anche un pubblico più giovane) con alcuni momenti brillanti affogati in una struttura pesante e in una scrittura «poco tonica», si può vedere a sessant’anni, come a sedici si vedeva «Il tempo delle mele», per sognare, credendo che la solitudine non sia un peso, che gli anni passino senza cambiare niente.
Giudizio: 2/5
SCHEDA
REGIA: NANCY MEYERS
SCENEGGIATURA: NANCY MEYERS
INTERPRETI: MERYL STREEP, STEVE MARTIN, ALEC BALDWIN, JOHN KRASINSKI, LAKE BELL
MUSICA: HANS ZIMMER, HEITOR PEREIRA
GENERE: COMMEDIA
Usa 2009, colore, 2 h
DOVE: CINECITY, WARNER - THE SPACE
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