di Marco Pipitone
Che Emir Kusturica non si sentisse rappresentato dal music business americano l’avevamo capito, ma che «Do you agree? Fuck you Mtv!» - canzone manifesto della band - diventasse l’inno della serata di Parma era impossibile immaginarlo. Il grande appuntamento con Emir Kusturica e la No Smoking Orchestra, in collaborazione con Live Alive, Teatro Regio e assessorato alla Cultura, era fissato per le 21 e 30 di sabato sera. Il concerto chiudeva di fatto «Sotto il cielo di Parma», la rassegna che ha visto sfilare sul palco del Parco Ducale una sfilza di ospiti d’indiscussa fama internazionale (su tutti Bob Dylan). Sulle note dell’inno nazionale russo, il pubblico accoglie con un applauso caloroso Emir Kusturica e la No Smoking Orchestra. Giusto il tempo di abbassare le luci che Dr. Nelle Karajilic - il folkloristico cantante del gruppo - comincia a saltare da una parte e dall’altra del palco, come fosse tarantolato. Da subito, si capisce che il pubblico di Parma, difficilmente riuscirà a terminare il concerto seduto. La vitalità del cantante - complice una «mise» di tutto rispetto - diverte e trascina. «Unza Unza» libera la voglia di scatenarsi degli spettatori che, abbandonate definitivamente le convenzioni, trasformano questa fetta di parco in una gigantesca pista da ballo. Voci, fisarmonica, sax soprano, chitarre, darabuka e violino. In altre parole un suono irresistibile che trascina gli spettatori in un viaggio senza ritorno dentro la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo. Grande spazio al divertissement. Tra una chitarra roteante e la baldanza dei costumi, i musicisti Ivica Maksimovic, Goran Popovic, Nenad Petrovic e Dejan Sparavalo si lasciano andare a improbabili gag, provocando l’ilarità della gente. «Life is a mirror» ricorda quanto i musicisti gitani siano capaci di improvvisare; così, quando il cantante invita la folla a salire sul palco, esplode la festa, annullando definitivamente le distanze. Il palco «sconsacrato» è solo un preambolo per dare inizio ad una sequela di situazioni tragicomiche che i presenti sembrano gradire. Kusturica attacca «Shine on you crazy diamond» dei Pink Floyd: il boato dei fans fa tremare il Parco Ducale, ma è solo un’illusione. Il suono di una fisarmonica impazzita riaccende la festa, scatenando una girandola di emozioni difficilmente contenibili. L’accenno di «Smoke on the water» dei Deep Purple anticipa l’ennesimo giro di giostra: la comparsa di un gigantesco archetto da violino - sostenuto da tre ragazze ripescate dalle prime file - suscita il delirio di Dr Nelle che invita il regista di «Underground» a «svisare» con la sua chitarra contro il mega-arco. In sequenza vengono eseguiti i grandi successi legati ai film del regista: da «Was Romeo really» a «Bubamara» che chiude più che un concerto, uno show travolgente caratterizzato dall’abolizione di qualsiasi barriera sociale e musicale nel quale Parma - a discapito delle apparenze - è sembrata ritrovarsi perfettamente a suo agio.
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franco
26 Luglio @ 21.11
ARF ARF ARF........ADESSO , E SOLO ADESSO HO CAPITO ALCUNI COMMMENTI...........AVETE SCAMBIATO EMIR KUSTURICA PER.....GORAN BREGOVIC'!!!!! KE RIDEREEEEEEEE!!!!!!!! SCUSATE IL RITARDO!!!!!!!! CMQ ANCHE CON L'ALTRO.....ANZI CON L'ALTRO SAREBBE STATO PEGGIO........MAGARI TUTTI SEDUTI MA A BATTERE I PIEDI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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