Gianluigi Negri
Si è aperta con i colori (e le risate) di una divertente etno-comedy la prima edizione dell’Identità Film Festival, l’altra sera, all’arena estiva del cinema D’Azeglio. Durante la serata inaugurale è stato proiettato, infatti, il film in concorso «Kebab connection» di Anno Saul. Pellicola che si occupa dei problemi della comunità turca di Amburgo, il film è scritto, tra gli altri, dall’enfant prodige (di origine turca) del cinema tedesco Fatih Akin, che il grande pubblico ha avuto occasione di apprezzare in questa stagione per la regia di «Soul kitchen». Nel descrivere la storia di un giovane aspirante regista di origini turche che mette incinta una ragazza tedesca (quasi un’onta per la famiglia del ragazzo), Saul non dimentica di irrorare il racconto con abbondanti dosi di cinefilia. Lo zio del protagonista è proprietario di un locale in cui si preparano invitanti kebab: da quando il nipote si è messo a girare spot cinematografici di matrice tarantiniana e orientaleggianti, con i quali promuove l’attività, gli affari vanno a gonfie vele, ma i dirimpettai del ristorante greco, nel frattempo, hanno perso tutto il loro giro di clienti...
Il film è del 2004 e non è mai stato distribuito in Italia. Peccato: non sfigurerebbe, anzi è decisamente più riuscito, al fianco di lavori come «Il mio grosso grasso matrimonio greco» o «Sognando Beckham».
La serata all’arena del D’Azeglio è stata introdotta da Rosanna Amadei, coordinatrice del progetto Festival delle identità. «Voluto da Irene Pivetti che è a capo della onlus Learn to be free, questo progetto - ha ricordato la Amadei - è stato pensato per dare visibilità, in termini di turismo e opportunità di lavoro, al paese di Berceto». E proprio a Berceto, da oggi fino a domenica, si trasferisce l’Identità Film Festival con varie proiezioni a ingresso libero. Alle 18, alla Casa della gioventù, verrà presentato questo pomeriggio il film in concorso «Sicilia felix», coproduzione di Alessandra Infascelli e Rai Cinema, alla presenza del regista Alessandro Giupponi. Alle 21, invece, si vedrà il primo film della retrospettiva dedicata ai nativi d’America: il classico di John Ford «Ombre rosse».
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma