"Non ho più un compagno da dieci anni, a parte "un amantino", un quarantenne con cui faccio l’amore di tanto in tanto". Lo rivela Ornella Vanoni in un’intervista-confessione a "Diva e donna", in edicola domani. "I primi tempi ho sofferto: E ora con chi esco? Dove vado da sola?". Un giorno incontro un russo divertente a New York che mi fa: "Ma lei, non si chiama Ornella Vanoni? Sì? E allora, esca con la Vanoni. Così sono diventata il mio cavaliere". La grande cantante apre totalmente il suo cuore: "Il mio più grande amore non è stato Giorgio Strehler o Gino Paoli, nè Lucio Ardenzi, mio marito. Lo sposai, ma non l’ho mai amato. Ero una donna sperduta. Avevo lasciato Strehler, ero malata di tisi e lui, Lucio, era un uomo così vanitoso. Abbiamo avuto un figlio quasi per caso. Il mio più grande amore è stato Vittorio, un avvocato di Venezia che mi faceva sempre giocare. Mi chiamava "topolina"". Reduce da un piccolo restauro alle corde vocali, Ornella è pronta a ripartire: un disco d’inediti, un inno a Milano per l’Expo, i primi appunti per un’autobiografia che farà sensazione e l’idea di un clamoroso ritorno al teatro.
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marco
25 Agosto @ 09.30
Una decorosa PENSIONE potrebbe essere una ipotesi plausibile <?
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popolo73
25 Agosto @ 08.50
......HE!................QUINDI?.........A DIRE CERTE COSE NON CI FA UN ABELLA FIGURA....... ANCHE LE CORDE VOCALI SI E' RIFATTA? SE LA FERMA LA FINANZA FINISCE DENTRO PER CONTRAFFAZIONE DI CORPO UMANO.............
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