Twitter alla "parmigiana". Il servizio gratuito di social metwork e microblogging che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri La definizione è tratta da Wikipedia) si sta sempre più diffondendo, e negli ultimi tempi si è arricchito di due inizative parmigiane.
La prima è già stata sperimentata anche da numerosi lettori del nostro sito, sia direttamente sulla nostra pagina di Twitter che sulle pagine-web. Gazzettadiparma.it , infatti, ha raccontato le ultime accesissime sedute del consiglio comunale proprio attraverso gli sms di Twitter, in una seguitissima cronaca "minuto per minuto".
E contemporaneamente, il critico cinematografico della Gazzetta di Parma ( Filiberto Molossi, ben noto anche ai nostri lettori-web per la rubrica "il cineFILO" ) ha lanciato una sfida: recensire un film in 140 caratteri. Ecco come oggi lo stesso Molossi racconta la sua iniziativa sulla "Gazzetta di Parma di carta".
Filiberto Molossi
Premessa: io Twitter fino a una decina di giorni fa non sapevo nemmeno cos'era, o quasi. E non è che adesso onestamente ne sappia molto di più. Sapevo che era un social network accessibile da Internet (come Facebook, ma in realtà molto differente dall’illustre «rivale») e, soprattutto, che era un modo, sempre più usato e accreditato, di diffondere notizie in tempo reale: quella del tragico terremoto in Abruzzo, ad esempio, è circolata qui prima che sui media ufficiali. Poi sapevo un’altra cosa: che su Twitter bisogna essere brevi. Molto brevi. Si possono inviare (a chi decide, bontà sua, di seguirti) solo messaggi da 140 caratteri al massimo, più corti cioè di un sms. Roba da 12-13 parole in tutto, due frasi e via: i logorroici sono pregati di astenersi, insomma. Su Twitter, oltre alla Gazzetta di Parma e all’Ansa, trovi attori (Tom Hanks, ad esempio), giornalisti (Severgnini ha il «tweet» facile) ma anche calciatori come l’ex bomber crociato Giuseppe Rossi, che per informare i fan delle news che lo riguardano utilizza il social network. Molto più efficace e comodo di una conferenza stampa. Ma la regola aurea vale anche per loro, i vip: se hai qualcosa da dire lo devi dire con 140 lettere, non una di più.L'idea in sé, in questo sovraffollamento di informazioni, di continuo bombardamento mediatico, ha una sua filosofia, un suo perché: forse è per questo che mi sono buttato. Ché le nuove tecnologie vanno veloci come treni in corsa: le devi prendere al volo se non vuoi restare a piedi. E così mi sono iscritto a Twitter (è semplice: ci sono riuscito persino io) e ho lanciato una sfida, più che altro a me stesso: recensire un film tutti i giorni per 365 giorni all’anno usando solo 140 caratteri. Ogni «tweet», una critica. Senza sgarrare, senza imbrogliare: ogni giorno una recensione diversa. Anche in vacanza, anche con la febbre. E senza mai superare lo spazio consentito. Non lo fa nessuno: era giusto provarci. Il nome della rubrica è «lazslokovacs» (che troverete re-twittato anche sulla pagibna twitter di Gazzetta di Parma) ....
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