Michele Ossani
Nel filone fantascientifico praticamente inesauribile dell’invasione aliena «L’ora nera» introduce qualche elemento di novità per rendere più interessanti situazioni viste fin troppe volte al cinema.
A colpire è soprattutto l’inusuale ambientazione a Mosca. Due giovani americani, che si trovano lì per affari, un loro rivale svedese e due turiste statunitensi dirette in Nepal vedono cadere improvvisamente dall’alto forme di luce. Sono in realtà alieni composti di energia elettromagnetica, che uccidono gli umani polverizzandoli. In una Mosca desolata, con scenari che ricordano «Io sono leggenda», i ragazzi lotteranno per la sopravvivenza spostandosi di notte e contando sul fatto che gli oggetti elettrici rivelano la presenza delle terribili entità. Chris Gorak, scenografo di talento qui alla sua opera seconda come regista, sfrutta in maniera efficace la trovata di rendere gli extraterrestri invisibili, anche perché siamo in una produzione a budget non dei più alti. Il suo è un passabile film di genere, che crea una certa tensione giocando con atmosfere da b-movie. Se non si fa caso a dialoghi talvolta banali, a livello visivo la pellicola sa affascinare e impiega discretamente un 3D, che non è però del tutto necessario.
Giudizio: 2/5
SCHEDA
REGIA: CHRIS GORAK
SCENEGGIATURA: JON SPAIHTS
INTERPRETI: EMILE HIRSCH, MAX MINGHELLA, OLIVIA THIRLBY, RACHAEL
TAYLOR, JOEL KINNAMAN
GENERE: THRILLER FANTASCIENTIFICO
Usa/Russia, 2011, Colore, 1h e 29'
DOVE: THE SPACE CINECITY
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