Il rocker di Correggio Luciano Ligabue ha testimoniato nel tribunale civile di Reggio Emilia davanti al giudice Ramponi per una causa civile intentata da un suo ex vicino di casa, l’imprenditore reggiano Andrea Franceschini, che chiede al musicista il pagamento in via transativa di circa 20.000 euro per una piscina.
Franceschini, titolare di un’azienda di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia), è il proprietario di un terreno nella frazione reggiana di San Biagio, che confina con una proprietà in cui ha vissuto Luciano Ligabue. L’imprenditore sostiene di essersi accordato alcuni anni fa con Ligabue e la compagna per la costruzione di una piscina interrata di uso comune. Franceschini (tutelato dall’avvocato reggiano Nino Giordano Ruffini) ha detto al giudice di aver messo a disposizione il terreno e di aver commissionato i lavori alle imprese, accordandosi con Ligabue che – sempre secondo Franceschini – avrebbe versato il 50% delle spese in cambio dell’uso della piscina. Ligabue (tutelato dall’avvocato Antonella Borghi, di Milano) all’uscita del tribunale ha negato l’accordo. «Quella era la casa da cui sono andato via dopo che i ladri erano venuti a visitarla dopo il primo concerto al Campovolo. Io non devo niente a Franceschini, la piscina è stata costruita sul suo terreno», ha detto ai cronisti.
La causa è stata aperta nel 2011 e quella di oggi è la terza udienza, ma è la prima volta in cui viene sentito Ligabue. Franceschini sostiene che la piscina gli è costata 55.000 euro e chiede a Ligabue circa 20.000 euro perchè afferma nella sua memoria di aver già ricevuto dal musicista circa 7.000 euro.
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Marco
24 Aprile @ 14.01
Considerando che per Ligabue quei soldi sono noccioline, o ha ragione e allora fa bene a non pagare o è un grandissimo rabbino.
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Luca
24 Aprile @ 09.32
ligabue: piociò!
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GIALLOBLU'
24 Aprile @ 05.34
Che abbia ragione o torto, di sicuro non avrà problemi a pagare la cifra
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pier luigi
23 Aprile @ 22.19
naturalmente tutto in 'nero' ?!?!
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