Cristiano Nesta
Dopo Saint Ange e Martyrs, il regista francese Pascal Laugier torna sul grande schermo. Girato in Canada e affidato ad una produzione indipendente, il film ripropone i temi tanto cari al regista: dalle grigie sfumature dell’infanzia, alla riflessione sulla concezione cristologica del martirio.
Cold Rock è una cittadina morente. Da tempo, su di essa, sembra essersi abbattuta una maledizione: i bambini scompaiono. I cittadini si convincono che a rapire i bambini sia un mostro, conosciuto come l’Uomo Alto (il Tall Man del titolo originale).
Quando però ad essere rapito è il figlio dell’infermiera Julia Denning (Jessica Biel) nuove ed inquietanti rivelazioni faranno luce sul mistero delle sparizioni.
Non è semplice identificare il genere della pellicola di Laugier. L’horror, il thriller e il dramma si mescolano repentinamente. La struttura multiprospettica de I bambini di Cold Rock confonde sin troppo lo spettatore, inficiando le profonde riflessioni che in realtà Laugier cerca di farci arrivare. Decadimento sociale, valore salvifico del sacrificio ed onnipresente determinismo pedagogico. Sono questi gli ingredienti serviti dal regista, ma la portata, purtroppo, non soddisfa a pieno.
Giudizio: 2/5
SCHEDA
REGIA: PASCAL LAUGIER
SCENEGGIATURA: PASCAL LAUGIER
INTERPRETI: JESSICA BIEL, JODELLE FERLANDE, STEPHEN MCHATTIE, WILLIAM B. DAVIS
GENERE: THRILLER, DRAMMATICO
CANADA 2012, COLORE, 100’
DOVE: THE SPACE CINEMA CINECITY
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