di Michele Ossani
Negli Usa gli incassi sono stati superiori alle aspettative per questo thriller a basso costo, girato perlopiù in interni, che si giova della presenza come protagonista di Liv Tyler. Il film è una tiepida variazione sul tema della famiglia in pericolo, minacciata da estranei, con echi di «Funny Games», ma senza lo spirito critico e la precisione registica di quel film. A vivere ore disperate in «The Strangers» sono due innamorati tornati a casa a tarda notte da un ricevimento di nozze. L’abitazione è assai isolata e, quando sentono bussare alla porta, i due hanno la malaugurata idea di aprirla.
Da quel momento in poi la coppia viene terrorizzata senza un’apparente ragione da tre individui mascherati, che portano il loro sadico gioco fino alle estreme conseguenze. Non si capisce francamente che cosa abbia colpito gli spettatori americani di questa opera prima piuttosto prevedibile e scontata, la cui credibilità è minata dalle scelte illogiche e senza senso dei due protagonisti (Liv Tyler e Scott Speedman, inutilmente bravi), che sembrano volersi cacciare a tutti i costi nei guai. L’unica trovata è quella di ammantare di mistero gli aggressori, di cui non è svelata neanche alla fine l’identità. Per il resto, tensione a intermittenza e spaventi sporadici (ottenuti principalmente grazie all’uso del sonoro) in una pellicola trita e ritrita, dalla resa opaca e monocorde.
Giudizio: **
Inviaci il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Gazzetta di Parma