MODENA, 10 AGO – Non vuole portare il velo, ma soprattutto non intende sposare l’uomo che la famiglia ha 'prenotato' per lei. Una neodiciottenne marocchina è stata aggredita e picchiata dal padre, incontrato casualmente al centro commerciale GrandEmilia di Modena: calci e pugni, ginocchiate al volto e la frattura del setto nasale, con una prognosi di oltre 21 giorni e la denuncia d’ufficio da parte delle forze dell’ordine per lesioni aggravate. Indaga la polizia, mentre i carabinieri seguono la vicenda a Brescello, nel Reggiano, dove vive la famiglia.
La ragazza – riferiscono le 'Gazzette' di Modena e Reggio - ancora minorenne era stata allontanata dalla famiglia, dopo l'intervento dei servizi sociali, e collocata in una comunità nel Modenese. Raggiunta da poco la maggiore età, ha lasciato la struttura e probabilmente vive presso amici, senza contatti con la famiglia. Fino all’altra sera, quando padre e figlia si sono incontrati per caso al centro commerciale e l’uomo l’ha aggredita davanti ai clienti del market. All’arrivo dei vigilantes, il maghrebino è uscito e se n'è andato in auto, mentre la ragazza è stata medicata all’ospedale.
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mauro
13 Agosto @ 17.34
e certo non facciamo attentati suicidi, solo attentati; non picchiamo le figlie perche' non si coprono, le picchiamo e basta. E per di piu' pare che siamo scarsi lettori.
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katiatorri
11 Agosto @ 11.54
Bifani,Clansmann,imparare a leggere non è difficile,fatelo prima di scrivere a caso.non ho difeso il padre in questione,anzi,mi sono lamentata del fatto che le leggi italiane non puniscano e,soprattutto non prevengano abbastanza reati di questo tipo e non tutelino le vittime italiane(è si clensmann la violenza domestica è diffusissima anche fra gli italiani)o non che siano.ma a voi ,a quanto pare,interessano più le crociate islamofobe che la tutela delle donne vittime di violenza altrimenti non sareste così banali e superficiali su un tema come questo
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the clansman
10 Agosto @ 22.21
ha ragione signora TORRI ( o mullah..) infatti anche noi cattolici picchiamo le figlie se non si coprono bene..anhe noi facciamo attentati suicidi...ma quali giornali legge?
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Franco Bifani
10 Agosto @ 16.59
Naturalmente l'avvocato delle cause perse islamiche, dott.ssa Katia Torri, ha sempre un suo contorto modo particolare di giustificare e difendere qualsiasi atto compiuto da musulmani. Inotre, ci aggiunge sempre la solita trita e ritrita solfa del fatto che certe cose accadono anche da noi, pepetrate da italiani DOC. Solo, Katia mia, che queste faccende da noi non sono giustificate dalla fede cattolica, e vengono punite dalla legge. Tu, invece, hai mai letto o sentito, da parte di qualche imam nostrano, chiare e forti, delle condanne esplicite a questi atteggiamenti, che sono costanti e continui? Tu credi che una ragazza islamica sia in grado di scegliersi il suo sposo o di non indossare il velo? Ma mia faccia il piacere, come ripeteva Totò! E proprio tu, antifascista da parata e da vetrina, mi vai costantemente a giustificare atteggiamenti maschilisti e machisti, proprii di una cultura nazifascista, da Casapound e dintorni? O si è sempre dalla parte delle donne o mai, non di volta in volta, a seconda dei casi.
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rudolf
10 Agosto @ 15.30
LEGGE DEL TAGLIONE ossia " dell'oss fractum " : PUNIRE il padre degenerato con uguale "lezione", e anche i musulmani potrebbero (forse) essere d'accordo !
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