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Progetto

Sos casa: «Il nostro patto di fiducia con i proprietari di immobili sfitti»

affitto sicuro

di Giovanna Pavesi

13 Luglio 2022, 11:31

È stato definito un patto di fiducia, ma anche un primo tentativo di risposta all’emergenza abitativa. Lo hanno chiamato «Affitto sicuro» ed è un progetto che si rivolge ai proprietari degli immobili sfitti a Parma e provincia e che prevede una serie di tutele (tecniche, economiche e legali) nei confronti dei locatori che concederanno, in affitto, il loro appartamento a un prezzo calmierato a chi dispone di un reddito sufficiente a sostenere il proprio impegno ma che, per diverse circostanze, ha difficoltà a trovare un’abitazione.

Presentato ieri pomeriggio al Circolo di lettura, il piano è maturato dalle esperienze di chi, da anni, fa volontariato in città, come Caritas diocesana ed Emporio solidale, che coordinati da Csv Emilia hanno cercato di avviare un percorso virtuoso per rispondere ai bisogni abitativi delle fasce deboli residenti sul territorio. «La casa è un bisogno evidenziato da tempo, con numeri e storie drammatiche, e siamo consapevoli che il tema richieda una risposta politica - ha detto Cecilia Scaffardi, direttrice di Caritas diocesana -. Le lettura del territorio, però, ci ha mostrato una risorsa: qui gli edifici privati ci sono e spesso rimangono vuoti. Si può cogliere quindi il bisogno dei proprietari, facendolo diventare offerta e risposta alla domanda di casa e grazie al nostro lavoro di ascolto possiamo intercettare e accompagnare i possibili inquilini dando le garanzie di cui i proprietari hanno bisogno».

E se il primo obiettivo delle associazioni coinvolte è quello di far incontrare la domanda e l’offerta, il secondo è quello di facilitare la relazione tra proprietari e inquilini. «Facciamo appello a chi possiede case inutilizzate, perché vogliamo costituire un patto di fiducia con loro - ha aggiunto Maurizio De Vitis, presidente di Emporio Solidale -. Chiediamo loro di metterli a disposizione attraverso questo patto di fiducia, supportato da un fondo di solidarietà economica (che, al momento, come spiegato da Arnaldo Conforti, direttore di Csv Emilia, ammonta a 50mila euro da parte di Fondazione Cariparma, ndr) che farà da garante».

L’iniziativa, che come sottolineato non rappresenta la soluzione alla grave emergenza abitativa ma solo un primo tassello, si è concretizzata grazie al sostegno economico di Fondazione Cariparma, rappresentata da Marcella Saccani, dell’Associazione Soci Credito Cooperativo-Parma per la Famiglia (Emil Banca), per cui era presente Alfredo Alessandrini, e dal Gruppo Chiesi, che, come confermato da Cecilia Plicco, Shared Value & Sustainability manager dell’azienda, ha donato un locale all’interno di un edificio adiacente alla sua sede di via Palermo con un contributo economico per la sua ristrutturazione. «Voglio ascoltare molto per cercare di fare insieme tutto ciò che si può realizzare per raggiungere obiettivi sfidanti» ha detto Ettore Brianti, neo assessore alle Politiche sociali.

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