GENTE DI CAMPAGNA
Le api di Tiziana: "Non c'è miele senza sinergia fra insetti, fiori e ambiente"
Non c’è miele senza sinergia tra api, fiori e ambiente. L’interesse di Tiziana Brugnola, friulana, si è posato sul Parmense nella ricerca di un territorio dove far crescere la propria azienda a vocazione biologica. Dal 2008 «Le api di Tiziana», il cui nettare confluisce nel laboratorio-magazzino a Castrignano di Langhirano, ronzano tra Val Baganza, Campora, Felino e Collecchio. «Seguendo il consiglio di uno zio, desiderosi di lasciare il lavoro dipendente e fondare un’attività in proprio, con il mio compagno Maurizio frequentammo corsi di apicoltura - racconta -. Ci siamo innamorati così del mondo delle api. Trasferendoci dal Friuli, l’Emilia Romagna ci sembrava una regione con un bel modo di essere e Parma una città a misura d’uomo, adatta anche alle esigenze dei figli. Avevamo ragione: qui stiamo bene. Come tutto il settore, però, dipendiamo dalle condizioni climatiche Ci sono stati momenti terribili per la nostra attività, soprattutto a cavallo della pandemia, superati pian piano».
Tarassaco e ciliegio, acacia, tiglio, millefiori, castagno, melata sono alcuni tipi di miele prodotti dai cento alveari, ottenendo da ciascuno circa trenta chili annui. Spostarli è faticoso, ma consente di diversificare le tipologie e beneficiare delle condizioni più favorevoli di ciascun luogo. «Vendiamo direttamente - prosegue - nei mercati o in azienda, una dimensione che ci permette di raccontare il nostro prodotto e la fatica nel farlo. Tante persone danno per scontato che produrre miele sia facile. Ci sono periodi in cui non si contano le ore di lavoro. E’ un allevamento, però più simile alla coltivazione agricola dal punto di vista del raccolto. Con le api s’instaura un rapporto di “do ut des”. Le si tiene pulite e curate. Loro, in cambio, depositano nelle cellette dei telai, sigillate con un sottile strato di cerca, il miele in eccedenza».
La certificazione biologica è conferita da un organismo di controllo, in base alle condizioni di posizionamento degli apiari e al fatto che nella produzione non vengano impiegate sostanze chimiche. Il benessere delle famiglie di api è alla base, nel rispetto dell’equilibrio ecologico da cui tutto dipende. «Da qualche anno non riusciamo a produrre il miele di erba medica, uno dei più richiesti, perché d’estate non c’è abbastanza flora».
Tiziana Brugnola guida gruppi di studenti alla conoscenza delle api. «Mi piace portali in campo a vedere dal vivo la realtà illustrata nelle lezioni - dice -. Gli insetti sono lontani da noi e spesso non li conosciamo. Le api, ad esempio, non sono aggressive e in genere non pungono. Per loro è l’estrema difesa: così facendo i loro organi si strappano e muoiono. A volte s’impigliano nei capelli: fanno un gran rumore ma niente di più. Noi sappiamo spostarle prendendole per le ali. Poi, certo, qualche puntura è da mettere in conto in questo mestiere».
Gli unici che l’apicoltrice non riesce a convincere sono i propri figli, di diciotto e quindici anni. «Il grande è terrorizzato, ma direi che nessuno dei due è affascinato dal mondo delle api» conclude con ironico rammarico.
La scheda
Nome: Tiziana Brugnola
Età: 49 anni
Segno zodiacale: Scorpione
Studi: Diploma di maturità scientifica
Hobby: Nuoto e lettura
Sogno nel cassetto: “Visitare tutto il mondo”
Azienda: Azienda Agricola di Tiziana Brugnola, strada Monte Milano 11, Castrignano di Langhirano
Attività: Apicoltura biologica