
Il mio bambino di cinque mesi soffre di rigurgiti, soprattutto alla sera. Quali sono le cause e quali i possibili rimedi?
Il sintomo rigurgito è molto comune nei lattanti specialmente nei lattanti «mangioni» che possono trovare nel rigurgito probabilmente una parziale liberazione di latte assunto in eccesso, evento favorito dalla tendenza delle mamme spesso ad interpretare ogni pianto come «fame». I disturbi digestivi, anche negli adulti, si accentuano la sera e nel lattante mi sento di poterli interpretare come eventi fisiologici.
A fronte di questa ipotesi la mamma dovrebbe da subito imparare a distinguere un «pianto da fame» da un pianto dovuto ad altre motivazioni per evitare di offrire subito il seno o il biberon. Magari il pianto potrebbe esprimere la semplice richiesta di essere alleggerito di alcune delle numerose magliette che si tende a mettere nei lattanti specie nella stagione invernale.
Al riguardo mi sento di ricordare che tendiamo a coprire troppo ed in buona fede i nostri bambini, specie i più piccoli. Quando suggerisco alle mamme di provare a vedere se il bambino dimostra di stare meglio con vestiti leggeri, trovo regolare stupore negli occhi sia della mamme ma soprattutto delle nonne: un tentativo, in tale direzione, varrebbe la pena di farlo. Purtroppo non so citare la fonte ma qualcuno ha detto: «Il maglione è qualcosa che i bambini indossano quando le mamme hanno freddo»… molto veritiera.
I lattanti che rigurgitano frequentemente possono trovare sollievo da una postura verticale, il che significa tenerli in braccio. Nelle famiglie numerose di un tempo questo compito era condiviso tra tante persone (le zie, le nonne, le bisnonne) che abitavano sotto lo stesso tetto; ora le famiglie sono di regola composte da mamma e papà e per questo i genitori arrivano a sera afflitti non raramente da mal di schiena e dolore ai tendini delle mani.
I rigurgiti possono poi regredire con l'introduzione di un'alimentazione con cibi semisolidi, cioè con lo svezzamento che magari in alcuni lattanti potrebbe essere indicato anticipare.
I rigurgiti nel lattante possono tuttavia essere, in una piccola percentuale di casi, anche espressione di intolleranza verso alcuni dei componenti del latte ed allora, se si allattata al seno, potrebbe essere utile consigliare alla mamma di escludere il latte e derivati dalla sua dieta, mentre se si allatta con latte artificiale potrebbe essere indicato proporre latti speciali quali i latti a basso contenuto (o privi) di lattosio, gli idrolisati proteici o latti vegetali, quali ad esempio il latte di riso. Se questi tentativi portano ad una riduzione del sintomo, allora abbiamo conferma di una intolleranza verso i vari componenti del latte.
Diversa è la vera allergia alle proteine del latte che può esordire, in occasione della prima assunzione di latte artificiale, con sintomi importanti ed a volte anche pericolosi. Quando invece i rigurgiti si fanno più frequenti, si assiste ad un rallentamento accrescitivo, si associa malessere con crisi di pianto o addirittura si riscontra la presenza di sangue nel materiale rigurgitato, allora si deve sospettare una vera malattia da reflusso gastroesofageo per la quale occorrono adeguati accertamenti strumentali per un corretto inquadramento del problema e quindi la scelta terapeutica migliore.
Claudio Zanacca
Specialista in pediatria e gastroenterologia del centro medico diagnostico Medisaluser
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