Due sconfitte (e una vittoria) in tre partite. Sonfitte "brutte" per la poca reattività dei crociati. Questo nonostante un mercato di gennaio promosso a pieni voti da tutti, addetti ai lavori e tifosi (Guarda l'esito del sondaggio). Girone di ritorno iniziato non nel migliore dei modi, la classifica non è disperata ma le altre pretendenti non stanno certo ad aspettare il Parma. Ovvio che tutto è ancora possibile, ovvio che il Parma può ancora lottare per la Serie A: ma ogni passo falso, ora, inizia a pesare. Giochiamo a Fantacalcio e chiediamo ai tifosi-lettori dove il Parma non va, dove possibilmente migliorarlo.
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giuliano
06 Febbraio @ 21.06
di questi tempi la squadra presenta problemi più gravi del solito.- la difesa che si è accollata un grande sforzo addirittura andando anche alll'attacco ora è in crisi in questo o in quel giocatore, la mediana che molto si è data da fare come filtro per la difesa e per appoggiare l'attacco ora è stanca e disorientata, l' attacco in passato è stato il reparto più inefficiente ora è in crisi di affiatamento con i nuovi arrivati - è un momento delicato che a tutte le squadre capita - non facciamo drammi - non si parli di colpe - si vada avanti tutti insieme -
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Giorgio
06 Febbraio @ 11.56
Quando le cose vanno male non si può trovare una sola motivazione, ma di solito sono molteplici. Io ho votato "Lo staff tecnico" solo perché SULLA CARTA l'allenatore dispone di giocatori che la serie B dovrebbero vincerla in carrozza. Però c'è anche da dire che se i giocatori non giocano e non corrono non è certo colpa dell'allenatore. Quindi diciamo che è un concorso di colpa: forse con un allenatore che sappia imporre la sua grinta (tipo Gattuso, Cosmi o il vecchio Mazzone di una volta) la squadra darebbe almeno l'impressione di lottare, cosa che purtroppo oggi come oggi non dimostra. Quello che fa più arrabbiare è proprio questo. Va bene il non gioco (se l'allenatore non è in grado di darglielo o se i giocatori sono delle schiappe non c'è niente da fare), ma vederli passeggiare sul campo quando gli altri corrono e si fanno un "mazzo" così, ecco quello da fastidio. Non dimentichiamoci che sabato a Brescia ci siamo fatti dare lezioni di come si dovrebbe giocare al pallone (anche per la bravura, ma soprattutto per l'agonismo) da un ragazzino di 17 anni. I nostri danno sempre l'impressione di essere lì per sbaglio, come in un parco a portare a passeggio il cane. Quindi secondo me lascerei perdere il modulo che non c'entra niente, e dividerei le colpe a metà fra D'Aversa che non sa dare uno straccio di gioco alla squadra (neanche l'anno scorso in Lega Pro, non scordiamocelo) e i giocatori che col loro atteggiamento da vecchi pensionati non lo aiutano di certo. E infine un 5/10% di colpa lo darei anche alla società, praticamente assente, silenziosa, inesistente: mai una parola, mai un gesto che faccia capire le sue idee. Io direi di arrivare tranquillamente alla fine di questo campionato con D'Aversa e (obbligatoriamente) con questi giocatori, poi dalla prossima stagione cercare di meditare sui tanti errori fatti e rivoluzionare un po' tutto, dall'allenatore ai giocatori. Se per assurdo dovessimo salire in serie A con questa squadra ci sarebbe da cambiare tutta la rosa, allenatore compreso, altrimenti altro che Benevento! Non si farebbe neanche un punto.
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amilcare
06 Febbraio @ 10.28
Per me D'Aversa è un buon allenatore, preparato, giovane, con ampi margini di miglioramento. Sicuramente è un lavoratore, la squadra si vede che durante la settimana lavora, le palle inattive sono studiate e provate, gli schemi ci sono, ecc. ma naturalmente anche lui ha difetti come qualsiasi persona che penso con il tempo riuscirà a correggere. Se la squadra non gira come dovrebbe la colpa non si può dare solo a lui, anche lui ovviamente ha le sue colpe, in primo luogo è lento ad individuare i problemi della squadra e a risolverli sia cambiando giocatori e modulo, ma non è lui che va in campo, in campo ci vanno i giocatori. E' stato fatto questo sondaggio, ma secondo me manca una casella importantissima: la società. Da che mondo è mondo è la società, con le sue scelte, la sua organizzazione che porta a vincere o a perdere i campionati. L'allenatore conta tantissimo, il direttore altrettanto ma è la società che fa la differenza. Io penso che la società a Parma ci sia e che debba essere molto forte nei momenti di difficoltà e richiamare tutti i suoi componenti al massimo impegno e alle proprie responsabilità. I campionati non si vincono cambiando allenatore ma facendo quadrato e responsabilizzando tutti ai loro doveri e in primo luogo i calciatori. Non è possibile vedere gente che giochicchia in campo senza nessuna grinta. Per questi tanta sana panchina, è qui che D'Aversa deve migliorare, nelle scelte di formazione e nella elasticità mentale sul modulo.
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Michela
06 Febbraio @ 08.04
Io penso che se tutta una squadra non funziona, è perchè lo staff tecnico non ha un idea di come sistemare i giocatori in campo. E'da quando è iniziato il campionato che non si è vista una formazione che sia quella titolare. Il continuo cambiare ogni sabato crea grandissima confusione.
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VELENOSO
05 Febbraio @ 23.34
In campo ci vanno i giocatori SVERNATORI.
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