Musica
A fare il suo ingresso in uno dei luoghi più suggestivi di Fidenza, il Cortile del Palazzo Ex Orsoline, e ad intrattenere il pubblico stasera sarà Erio. Sul palco, allestito in occasione del L.S.D. Festival - libri, suoni, visioni - una giornata intera dedicata ai libri, ai suoni, alle destinazioni di artisti, scrittori e giornalisti, ad ingresso libero dal mattino a notte fonda - sarà l’ex concorrente di XFactor. Nome d’arte di Fabiano Franovich, l’artista, 35 anni, è di origine istriana, ma è cresciuto in provincia di Livorno.
Capace di creare con la sua voce struggenti atmosfere, Erio è una creatura notturna, rara nel panorama musicale italiano. Tra i finalisti del concorso 1MNext nel 2018, è arrivato a cantare davanti al pubblico del Concerto del Primo Maggio di Roma e a partecipare alla XV edizione di XFactor, dove ha presentato i suoi primi due singoli in italiano, «Amore vero» e «Fegato» (scritta da Giuliano Sangiorgi, voce dei Negramaro).
Ha firmato così un contratto discografico con Sugar e attualmente sta lavorando al suo primo album interamente in italiano.
«È stata una proposta che ho accolto con entusiasmo: siamo molto contenti di partecipare. È la mia prima data estiva, una grande prova per me per capire come reagisce il pubblico».
«Le canzoni di XFactor, qualche inedito, alcune cover e qualche anticipazione a cui stiamo lavorando. Saliremo in tre sul palco: sarà uno spettacolo minimale, a cui cercheremo di dare sofisticatezza, mescolando acustica ed elettronica».
«La mia musica suggerisce emozioni, e quello che intraprendo con la musica è un viaggio dove ricerco purezza e profondità. A livello umano, mi piace trasmettere onestà ed apertura comunicativa, sia quando salgo sul palco, che quando rilascio un’intervista o parlo con la gente. Col pubblico, ci deve essere una volontà di scambio, perché il pubblico è l’unico vero giudice del tuo lavoro. Mi piace capire la percezione dall’esterno e solo con le persone puoi ottenere un confronto, perché ti confermano se quello che hai creato è tangibile».
«È stata un’esperienza molto importante perché ti apre ad un livello diverso di lavoro, dove vivi immerso in un’atmosfera particolare. Richiede molto impegno: è stato un periodo completamente assorbente, ma ti segna tanto e ti offre tanto».
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