Giorgio Bordin fa le fotografie "come una volta". Usa le tecniche "nate due secoli fa". In questo video, ci mostra come fa.
Siamo andati a trovare Giorgio Bordin nel suo laboratorio e abbiamo seguito il procedimento di realizzazione di una foto al collodio umido, positivo e negativo. Il collodio è una soluzione di cotone nitrato (fulmicotone) o (bi)nitrocellulosa; miscelato con alcol, etere e alogenuri, viene steso su una lastra di vetro trasparente e sottile. Dopo un’immersione di pochi minuti nel nitrato d’argento, questa lastra diviene fotosensibile e quindi capace di reagire alla luce: nel giro di pochissimi minuti, quando la lastra è ancora umida, la si inserisce in un’antica macchina fotografica al posto della pellicola e si scatta. Lo sviluppo e il fissaggio regalano la fotografia. Questo è un ritratto che il fotografo ha scattato alla nostra giornalista Margherita Portelli.
Giorgio Bordin è medico e studioso, autore del volume "Dell'età del ferro (e di altri metalli preziosi). Le siderotipie vecchie e nuove".
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federicot
11 Gennaio @ 11.07
la domanda è ...perché???
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