Una donna matura, ma estremamente affascinante. Anzi, ora che sta per compiere quarant'anni, lo è sempre di più. “Una donna per amico” è uno dei numerosi capolavori di Lucio Battisti. Un disco di enorme livello artistico e di grandissimo successo che, però, come tutta la produzione di uno dei miti assoluti della canzone italiana, va diviso in due con Giulio Rapetti, in arte Mogol. Se Battisti era il mago della musica, Mogol era infatti quello delle parole. E il duo più grande nel 1978 firma “Una donna per amico” che uscirà in quell'ottobre per la Numero Uno.
Chi scrive di Battisti è un fan al punto - e qui potrebbe aprirsi addirittura un dibattito - da amare anche alcuni lavori successivi, con le parole di Pasquale Panella, che tanto hanno fatto infuriare i battistiani della prima ora. Per l'autore di questo pezzetto infatti “L'apparenza” - e, in particolare, il brano “A portata di mano” - ed “Hegel” sono due bellissimi lavori. Certo, diversi dal Battisti storico che proprio con “Una donna per amico” raggiunge il suo culmine. Sempre il vostro affezionatissimo, però, a costo di poter apparire eretico, l'album del “primo” Battisti che ama di più è “Anima latina”. De gustibus, dicevano gli antichi.
L'lp dunque sarà il penultimo della coppia d'oro, prima di “Una giornata uggiosa”, che uscirà nel 1980. “Una donna per amico”, i cui arrangiamenti sono di un altro mago della musica, Geoff Westley (l'album fu registrato in Inghilterra e si avvalse anche dell'apporto, come tecnico del suono, di Greg Walsh), ha otto canzoni che sono altrettante perle. Musica e parole costituiscono un mix perfetto per brani di rara intensità. Come “Nessun dolore”, o “Donna selvaggia donna”, “Al cinema” o la title track, appunto “Una donna per amico” che rimarrà a lungo nelle classifiche. Nell'album di Battisti c'è l'amore – altri pezzi indimenticabili sono “Prendila così” e “Aver paura di innamorarsi troppo”, forse il climax del disco -, anche languido (“Perché no”), ma anche tanta ironia (“Maledetto gatto”). E' un disco che non passa mai di moda e per chi, allora alle medie, lo acquistò quando uscì in uno dei tanti negozi di dischi che a quei tempi esistevano a Parma, rappresenta uno dei “pezzi” più importanti della collezione. Con buona pace di chi, proprio in quegli ani Settanta, criticava aspramente Battisti e Mogol per il loro “disimpegno”. Ma poi dei loro lp non se ne perdeva uno.
Da youtube Una donna per amico
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