«Parma Europa»
Bernini: «A Parma torna l'esercito»
Tra gli argomenti la soppressione dei Frecciarossa. L'anticipazione di Bernini in tv. Si attende la conferma
Dai Frecciarossa soppressi a discapito di turisti, cittadini e della crescita dell'intero territorio ai problemi di sicurezza in centro storico, in periferia e in stazione, fino all'addio alla 1000 Miglia («che dava grande visibilità oltre che un consistente indotto al Parma» come sottolinea l'ex assessore al Turismo e commercio Cristiano Casa) e ai fondi del Pnrr: «Tanti temi, tante polemiche» introduce Pietro Adrasto Ferraguti in apertura di trasmissione: «Parma Europa», ieri sera in diretta su 12 Tv Parma. Puntata aperta dall'annuncio di Giovanni Bernini di Forza Italia: «Il ministro dell'Interno Piantedosi concederà a Parma un presidio dell'esercito. Grazie alla presenza dell'Efsa, unica Agenzia europea in Italia».
Fatto l'annuncio - nulla di ufficiale per ora -, il clima si scalda fin dalle prime battute. A dividere gli ospiti la «sconfitta» sul fronte trasporti, con quei cinque treni veloci che dal 10 dicembre, per decisione di Trenitalia, non fermeranno più in città. Insieme a Bernini in studio ci sono Francesco De Vanna, assessore a Lavori pubblici e Legalità, Saba Giovannacci, consigliere comunale di maggioranza (lista Prospettiva), Emiliano Occhi, consigliere regionale della Lega. In collegamento dalla sede di Fratelli d'Italia in borgo del Parmigianino Priamo Bocchi, capogruppo di minoranza, e Giuseppe Tramuta, consigliere comunale, circondati da un gruppo di iscritti intervistati da Alberto Rugolotto. I battibecchi si scatenano subito, il tema delle infrastrutture, si sa, rappresenta un nervo scoperto per Parma. Con il centrodestra che se la prende con la Regione definita «matrigna» e con «l'immobilismo dell'amministrazione comunale» e i rappresentanti del centrosinistra che difendono scelte, posizioni, attività della giunta, del sindaco e del governatore emiliano romagnolo. Comunanza di vedute solo sulla necessità di attivare l'interconnessione.
A scaldare il confronto in studio un altro argomento cogente, quello della sicurezza. Sullo sfondo i fatti di cronaca quotidiana che spaventano e allarmano. Occhi ha le idee chiare: «Il centro si sta desertificando dal punto di vista commerciale per colpa di scelte del passato e del presente, ma in particolare per i problemi di sicurezza, dalla stazione a via Garibaldi, piazza della Pace e via Mazzini». Ribatte De Vanna: «Fin dall'inizio abbiamo impostato un progetto complessivo sia sul versante della prevenzione sia su quello della repressione. Siamo impegnati a rendere più visibile la polizia locale. Abbiamo un pattugliamento fisso in stazione. C'è da parte nostra l'intento di investire su questo corpo».
«Lo vedono tutti che è una città insicura - aggiunge Tramuta, ex poliziotto -. Le mie proposte rimaste inascoltate, nonostante la mia esperienza. Necessario, a mio parere, mettere in strada pattuglie 24 ore su 24, con ruolo di controllo e di prevenzione».
«Parma è sprofondata in una spirale di violenza mai vista - interviene l'ex sindaco Pietro Vignali -. Eravamo una città tranquilla. Non possiamo più tollerare questa situazione che penalizza tutti, cittadini e commercianti. Bisogna attivare un mix di interventi per dare sicurezza e attivare azioni di prevenzione per ridare serenità alla città».
Si rasserena il clima parlando dell'impiego dei fondi del Pnrr, su cui l'assessore De Vanna si dice soddisfatto: «Stanno aprendo importanti cantieri e altri non non si sono fermati nonostante le incertezze. Si va avanti con i cantieri all'Ospedale vecchio in Oltretorrente, all'ex Municipio di San Lazzaro e al Palasport per la sua riqualificazione. Avanti anche con il progetto di rigenerazione dell’ex Residenza 25 Aprile: presto la posa della prima pietra».