Il ruolo delle api? E' fondamentale

Buongiorno dottoressa Faccini, se le api scomparissero cosa ci aspetta?

 
«Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all'uomo resterebbero quattro anni di vita», diceva Albert Einstein in tempi, avrei detto, non sospetti. Quindi potremmo pensare che già allora questi insetti stessero dando segnali di sofferenza e di riduzione del numero. Fatto sta che negli ultimi dieci anni la situazione è davvero precipitata e si parla tanto di api, di mortalità per virus e malattie. La verità è che da una parte l'uso indiscriminato dei pesticidi in agricoltura e dall'altra i cambiamenti climatici (caldo eccessivo, alluvioni, temporali estremi con vento fortissimo e bombe d'acqua) stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza di tante specie animali ed anche di questi utilissimi insetti.
Ho letto che circa il 70% dell'impollinazione di tutte le specie vegetali presenti sul pianeta terra è garantita dalle api. Questa attività fondamentale nella conservazione della biodiversità, insieme alla produzione del miele, sono gli aspetti che più interessano all'uomo e la Coldiretti ha pubblicato i dati del 2019: si stima un calo della produzione del miele del 41% rispetto al 2018.
Uno studio fatto dall'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ha evidenziato la presenza di residui di pesticidi nel 72,2% delle api trovate morte e sottoposte al campionamento. Il provvedimento più ovvio e rapido da prendere sarebbe quello di vietare l'uso dei pesticidi ed iniziare una vera e propria trasformazione delle colture intensive in modelli di agricoltura sostenibile. Ovviamente anche tutti i percorsi per invertire la rotta del riscaldamento globale hanno la loro importanza ma, purtroppo, sono processi molto più lenti per i motivi che tutti sappiamo: la politica mondiale, gli interessi economici ed il fatto che, anche se ci fosse improvvisamente una svolta epocale, gli effetti positivi si vedrebbero nel tempo. Un motivo in più per darsi da fare!