Risponde il veterinario

Tante le cause per la gastrite. Anche l'assunzione di antiinfiammatori

Dottor Gresia, Le scrivo perché il mio Border Collie di 12 anni, con gravi problemi articolari, assume ciclicamente antiinfiammatori che gli hanno procurato vomito frequente e, a detta del mio veterinario, una grave gastrite. Come avrei potuto accorgermi prima dell’insorgere della patologia. Inoltre, come potrei curarla e prevenirla?


La gastrite è una patologia riscontrabile sia nel cane sia nel gatto e le cause che la provocano sono molteplici. In questo caso l’origine del problema è l’assunzione costante e protratta nel tempo di farmaci, ma esistono anche altre cause come malattie a carattere infiltrativo (IBD o neoplasie gastriche), sostanze chimiche ingerite accidentalmente dall’animale o corpi estranei. L’infiammazione può anche essere una conseguenza di altre malattie come pancreatiti, insufficienza renale, epatopatie o altro ancora. Questa condizione può anche provocare perdita di sangue attraverso il vomito o digerito e quindi espulso con il materiale fecale (melena). Questa sintomatologia è certamente la più frequente anche se a volte si riscontrano scarso appetito, dolore addominale con inarcamento della schiena e flatulenza.

Le condizioni cliniche se non si interviene con una certa tempestività, possono peggiorare fino a determinare ulcere gastriche, che possono esitare anche in grave peritonite con rischi gravissimi fino al decesso. Gli esami di laboratorio possono rilevare una grave anemia rigenerativa o non, con carenza di ferro e sangue occulto nelle feci. Tuttavia, la diagnosi definitiva deve essere effettuata con uno studio radiografico con mezzo di contrasto o meglio attraverso l’endoscopia. Il primo permette di valutare la distribuzione del mezzo e osservare l’integrità delle pareti dell’organo, il secondo permette di osservare da vicino la mucosa gastrica e il prelievo di frammenti multipli di tessuto. La terapia si basa sull’eliminazione della causa scatenante, ovvero l’immediata sospensione dei farmaci antinfiammatori e l’inizio di una cura con uno o più medicamenti quali antiacidi, antagonisti dei recettori H2, inibitori della pompa protonica e\o sucralfato.

Angelo Gresia
agresia@virgilio.it