ALLARME

Gli «amici» ricci a rischio per il clima impazzito

A causa del caldo anomalo queste preziose sentinelle dell'ambiente non vanno in letargo

L'«ottobrata», ovvero il caldo anomalo delle scorse settimane, ha messo in difficoltà anche i ricci che vivono nel nostro territorio.
Le temperature più vicine a quelle di fine estate all’inizio dell'autunno hanno «confuso» questi piccoli mammiferi non segnalando per tempo il momento di andare in letargo, che solitamente inizia a ottobre-novembre e dura fino all’inizio della primavera. Già in difficoltà a causa della perdita del loro habitat, degli investimenti frequenti, della diminuzione di insetti e della prolungata siccità della scorsa estate – fattori questi che hanno causato numerose morti per disidratazione e denutrizione – ora si aggiunge il problema dell’affrontare l’inverno con «riserve» adeguate. Un problema serio, che potrebbe ulteriormente decimare la popolazione di ricci esistente, già calata di circa il 70% in Europa negli ultimi vent’anni.


A chiedere aiuto a tutti coloro che nelle prossime settimane incontreranno un riccio, è l’Enpa: «Ritardando il letargo hanno difficoltà a procurarsi cibo, dimagriscono e sono più esposti alle malattie. Se vi capitasse di trovare un riccio “piccolino”, cioè dal peso di circa 400 grammi o meno, va soccorso e conferito al Centro recupero animali selvatici più vicino (nel caso del Parmense, il centro convenzionato è il Rifugio matildico di San Polo d’Enza, n.d.a.). I ricci di peso inferiore ai 500-600 gr, non sono in grado di affrontare convenientemente il letargo non avendo a disposizione le adeguate riserve di grasso sottocutaneo da bruciare durante l’inverno».


Non tutti i ricci hanno però bisogno d’aiuto e, per consentire ai volontari di potersi dedicare appieno solo a quelli realmente in difficoltà, il Rifugio matildico dà alcuni consigli. «Se viene trovato un riccio di giorno sicuramente ha bisogno di aiuto. Se viene trovato di notte e non ha evidenti problemi di salute bisogna chiamare solo se è di piccole dimensioni, altrimenti, se non hanno problemi di salute, si possono lasciare sul posto». E se ne adocchiate uno al sicuro nel vostro giardino, per aiutarlo ad affrontare l’inverno basta poco: un sottovaso con dell’acqua e una ciotola di crocchette per gattini a base di pollo posizionati in un punto tranquillo. No assoluto invece a pane e latte che sono dannosi per la loro salute. Chiara De Carli