ANIMALI
Fiazza (Lega) chiede il microchip obbligatorio per i gatti in Emilia-Romagna
«Rendere obbligatorio il microchip per tutti i gatti nati o acquisiti a partire dal 1° gennaio 2026». A chiederlo è Tommaso Fiazza (Lega) che ha presentato una risoluzione, sulla scia di quanto già disposto in Regione Lombardia, per far sì che anche in Emilia-Romagna si possa «avere un maggior controllo della popolazione felina, contrastarne l’abbandono, agevolare il ricongiungimento del gatto con il proprietario e dimostrare la sua titolarità in caso di furti».
«La Lombardia ha già introdotto questa misura nel 2020, con ottimi risultati in termini di controllo della popolazione felina e contrasto agli abbandoni - ha dichiarato Fiazza -. Anche la Puglia, con analoga legge regionale, ha reso obbligatorio il microchip per i gatti e l’iscrizione nell’Anagrafe regionale degli animali da compagnia. Questa misura, richiesta da tempo anche dalle associazioni animaliste, garantisce maggiore tutela per i gatti perchè consente di identificare rapidamente il proprietario in caso di smarrimento, furto o incidente».
Attualmente, nonostante l’Anagrafe Nazionale Felina (ANF) sia attiva dal 2011, a differenza di quanto accade per i cani l’identificazione tramite microchip non è obbligatoria per i gatti. Il microchip è richiesto solo per l’espatrio e per la vendita o cessione degli animali, secondo quanto stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del 2013.
«La nostra proposta – prosegue Fiazza – mira a colmare un vuoto normativo e ad assicurare una maggiore tutela per i felini domestici. Ogni giorno vediamo annunci di smarrimento di gatti e si è spesso parlato di furti di gatti. Un semplice microchip attesta la proprietà del gatto senza dubbi: agevola il ricongiungimento tra un gatto smarrito e il suo proprietario e funge anche da deterrente contro l’abbandono. Inoltre, in caso di incidente, permette di risalire immediatamente al proprietario, garantendo interventi più rapidi ed efficaci. La procedura è semplice e indolore perché viene inoculato con una semplice iniezione sottocutanea da un veterinario, magari durante la sterilizzazione o castrazione dell’animale».
Se approvata, la risoluzione impegnerà la Giunta regionale a rendere obbligatoria l’identificazione con microchip per tutti i gatti nati o acquisiti dal 2026 in avanti.