Cani

Razze considerate pericolose: entra in gioco la «Save List»

Chiara De Carli

Corsi di formazione obbligatori per proprietari: due fasi, una teorica e l'altra pratica

Da qualche mese si parla di una proposta di legge che potrebbe cambiare la vita di molti proprietari di cani. I continui fatti di cronaca che vedono protagonisti, loro malgrado, cani di alcune razze sono arrivati anche sul tavolo del governo con la richiesta al Ministro della Salute di tornare a stilare una lista delle razze considerate più pericolose e di introdurre un percorso formativo obbligatorio per i proprietari. Nel frattempo, in Lombardia, il Consiglio regionale ha già mosso i primi passi, lavorando insieme all’Enci per presentare un disegno di legge dal titolo eloquente: «Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità».
Alla base del provvedimento c’è l’emergenza nei canili, sempre più affollati da esemplari di razze considerate problematiche come Pitbull, American Staffordshire Terrier, Bull Terrier, Cane Corso, Dogo Argentino e Rottweiler. Secondo i promotori, troppi di questi cani finiscono nelle mani sbagliate, spesso utilizzati per attività criminali o lasciati in condizioni che ne peggiorano il comportamento, rendendoli quasi impossibili da adottare.
L’obiettivo della proposta è quindi duplice: proteggere la sicurezza pubblica e garantire il benessere degli animali, evitando che vengano affidati a proprietari inesperti.

E per farlo entra in gioco la «Save List»: un elenco di razze che, più di altre, necessitano di una gestione responsabile ma che comprende anche «qualsiasi cane di razza mista che sia morfologicamente assimilabile a una delle razze o tipologie» contenute nella lista. Un punto chiave è l’obbligo di formazione per i proprietari, che dovrebbe essere articolata in due fasi. La prima consiste in un corso teorico con rilascio del «patentino» da conseguire prima dell’adozione o dell’acquisto. La seconda è una formazione pratica, da completare entro i primi 15 mesi di vita del cane, che comprende una valutazione del binomio uomo-animale. Se il cane non supera il test, un veterinario esperto in comportamento animale interverrà per ulteriori valutazioni e prescriverà eventuali misure correttive.
Se il proprietario non completa il percorso formativo o il cane viene ritenuto pericoloso, i servizi veterinari potranno disporre restrizioni fino al sequestro del cane con affido a strutture dotate di personale e mezzi idonei al recupero psico-fisico dell’animale. E non solo: se il proprietario si rifiuta di frequentare il corso di formazione obbligatorio o non sottopone il cane al test si applicano gli stessi provvedimenti applicati all’esito negativo del e l’inosservanza comporta una sanzione da 1.000 a 6.000 euro.

La lista di razze stilata dalla Lombardia comprende: Dogo Argentino; Fila Brasileiro; Tosa giapponese; American Pit Bull Terrier e Pit Bull Terrier; Staffordshire Bull Terrier; American Staffordshire Terrier; Bullmastiff; Rottweiler; Cane corso; Perro de Presa Canario o Presa Canario o Mallorquin; American Bulldog; Cane da pastore di Charplanina; Cane da pastore dell’Anatolia; Cane da pastore dell’Asia Centrale; Cane da Pastore del Caucaso; Cane da Pastore Maremmano Abruzzese; Cane da Serra da Estreilla; Rafeiro do alentejo; Rhodesian Ridgeback; Tosa Inu; Bandog, Boerboel; Akita Inu; Cane Lupo Cecoslovacco; Cane Lupo di Saarloos; Cane Lupo Italiano.
E l’idea già divide: da una parte, c’è chi la sostiene perché potrebbe ridurre gli abbandoni e migliorare la sicurezza; dall’altra, chi teme che possa discriminare alcune razze e scoraggiare le adozioni. Una cosa è certa: per avere un cane, anche un piccolo chihuahua, servono comunque responsabilità e consapevolezza.