Comunicato Stampa: “ALL’INIZIO SOGNAVO DI VOLARE”, MARINA SUMA SI RACCONTA IN FUMETTO

UNA VITA TRA SET, AMORI E AUTENTICITÀ

Un viaggio tra emozione, memoria e colore, che rompe gli schemi della classica autobiografia. All'inizio sognavo di volare è il nuovo libro a fumetti dedicato alla vita dell'attrice Marina Suma , volto iconico del cinema italiano, capace di attraversare epoche e generazioni con autenticità e stile personale. Pubblicato da Frascati & Serradifalco , il libro unisce illustrazione e racconto biografico in un'opera unica nel suo genere, capace di parlare a lettori di tutte le età.

La voce di Marina, disegnata da Marco Sciame

Il fumetto – realizzato dal disegnatore Marco Sciame – adotta una struttura narrativa diretta e coinvolgente: Marina si rivolge al lettore in prima persona, come in una lunga conversazione a cuore aperto. Il tono è confidenziale, ma mai banale. Si alternano episodi della sua carriera artistica, aneddoti legati al mondo dello spettacolo, ricordi personali e riflessioni intime, dando forma a un racconto sincero e fuori dagli stereotipi. L'attrice parla dei suoi inizi, del sogno di "volare", dei volti che ha incontrato lungo la strada – da colleghi noti a figure centrali della sua sfera privata – fino a ricordi d'infanzia e agli amori vissuti con intensità. Una narrazione che si muove tra pubblico e privato, tra l'adrenalina del set e il bisogno di autenticità.

Una storia disegnata che emoziona e fa riflettere

L'elemento grafico – curato con sensibilità e rispetto – arricchisce la lettura: ogni vignetta restituisce non solo i tratti somatici, ma soprattutto l'anima della protagonista. Tra le pagine, anche foto personali concesse dalla stessa Marina Suma, che donano ulteriore verità e valore al progetto. Il titolo All'inizio sognavo di volare non è solo un ricordo, ma una dichiarazione d'intenti: quella di chi ha inseguito i propri sogni senza paura, affrontando la vita con leggerezza ma anche con profondità.

Non solo celebrità: una donna, una voce

In un panorama editoriale dove spesso le autobiografie si limitano al racconto cronologico, Marina Suma sceglie un linguaggio nuovo, in equilibrio tra racconto visivo e scrittura. Il risultato è un libro che si legge con il sorriso, ma che sa anche toccare corde profonde, dando voce a una donna che – pur sotto i riflettori – ha saputo custodire la propria identità con discrezione.

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