Parma, attento: il Bologna deve vincere
SANDRO PIOVANI
«Per arrivare alla salvezza servono vittorie, non pareggi»: lo aveva dichiarato, al Tardini, Mimmo Di Carlo dopo la sfida con il Parma. Un ragionamento che non fa una piega, anche in casa Bologna. Perché i felsinei arrivano al Tardini con due sole vittorie in saccoccia, oltre a sei pareggi e otto sconfitte. In tutto 12 punti e terzultimo posto. Che vale la retrocessione.
Facile dire che il Bologna ormai ha assoluto bisogno di vincere per riaprire la porta della permanenza in serie A ma soprattutto per ritrovare quell'autostima necessaria ad affrontare la lotta che porta alla salvezza. Lo ha spiegato anche l'ex crociato Marco Di Vaio, dirigente del Bologna, parlando ai ragazzi di un liceo classico bolognese. «La mente degli atleti andrebbe allenata molto di più, solitamente si allena il fisico ma non la testa. Servirebbe uno psicologo più di un mental coach per il Bologna». Beh, se lo afferma Di Vaio si capisce come la situazione dei felsinei sia delicata. «Le ultime settimane sono state cariche di pressioni, di alta tensione»: ha chiosato Di Vaio. Una situazione che, appunto, nasce dalle difficoltà di una squadra che non vince in campionato da più di due mesi, esattamente dal 30 settembre scorso quando sconfisse l'Udinese 2-1. Ecco perché sarà banale e scontato, vista la classifica, affermare che il Bologna domani può solo cercare di vincere, ma sembra l'unica soluzione per evitare ribaltoni tipo il cambio di allenatore, aspettando poi gli interventi di mercato.
Il Parma quindi dovrà tenere le antenne dritte. E fare attenzione soprattutto a Santander, il giocatore che svetta su tutti i compagni nelle statistiche individuali: 4 gol, 2 assist, almeno 3 tiri a partita di cui la metà nello specchio della porta. Contro un Bologna che ormai può solo vincere. Crociati permettendo.