Dissuasori utili o inutili? Pericolosi o maltrattati? Almeno siano più belli

Passando per piazza Garibaldi, viene spontaneo chiedersi se i parmigiani siano distratti oppure se si sono ormai abituati all’antiestetico spettacolo delle barriere di plastica bianche e rosse presenti da tempo vicino alla statua dell’eroe dei due mondi. E i turisti che cosa penseranno di queste brutture? È facile immaginarlo.
Queste barriere jersey, parzialmente riempite d’acqua, di solito vengono utilizzate nelle strade per incanalare il traffico dei veicoli. Qui, invece, servono per evitare che le persone – in special modo i bambini che, a volte, si rincorrono nella piazza – possano inciampare nelle grate metalliche deformate e arrugginite che coprono i tombini sotto i quali, un tempo, c’erano i bagni pubblici Cobianchi, poi una biblioteca e poi ancora le cabine telefoniche della Sip. Qualcuno, inoltre, scambia queste barriere per delle panchine e ci si siede sopra, rischiando – con il peso suo, della struttura in plastica e delle decine di litri d’acqua contenuti - di sfondare il tombino. Non tutte queste barriere sono fissate a terra, per cui spesso vengono spostate, soprattutto da persone che di notte si mettono a chiacchierare sedute sulle barriere. E a rimetterle a posto provvedono la mattina i negozianti che si trovano a pochi metri di distanza. Non manca anche chi, approfittando del fatto che nella parte superiore alcune barriere non sono completamente chiuse, butta all’interno cartacce e bottigliette vuote.
La «ricetta» contro questo degrado? La spiega un habitué dei bar della piazza. «Secondo me – dice – si dovrebbero chiudere le aperture della pavimentazione della piazza con delle protezioni ben fissate, magari con dei pannelli in vetrocemento o in vetroresina, come ce ne sono tanti davanti ai negozi della piazza e anche subito dietro al monumento a Garibaldi. Mi meraviglio che il Comune spenda tanti quattrini per riqualificare intere zone senza accorgersi che proprio nella piazza più importante della città c’è questo spettacolo indecoroso. Ma se queste barriere di plastica sono proprio necessarie, credo che sarebbe possibile trovarne di più belle».