«Grazie Parma», l'ultimo saluto del maestro. Molossi: "Ecco perché era un gigante": video
Katia Golini
«Grazie Parma». Si chiude con due semplici parole, piene di significato, l'ultima giornata parmigiana di Bernardo Bertolucci. La città gli rende omaggio, e lui ringrazia. E' il 16 dicembre 2014, il giorno in cui l'Università di Parma conferisce al grande maestro del cinema italiano (e mondiale) la laurea magistrale honoris causa in Storia e critica delle arti e dello spettacolo.
Orgoglioso e commosso, con quel sorriso sincero che nasconde la voglia di lasciarsi andare alle lacrime, fa la sua entrata sul palco del teatro Regio. Il pubblico lo accoglie con una standing ovation calorosa, indimenticabile.
Il «grazie» diventa reciproco. Non si tratta solo di un saluto di bentornato, ma dell'unico modo possibile per tributargli affetto e stima. Del resto, dopo tanti anni di lontananza, è il ritorno a casa di un figlio illustre, che ha fatto tanta strada e ha portato il nome di Parma in giro nel mondo.
Osannato dal pubblico, dai critici cinematografici, dai colleghi che ne seguono le orme e ne apprezzano l'esempio, Bertolucci non nasconde l'emozione di ritrovarsi, nella sua città, quella da cui tutto ha avuto inizio, in quel teatro che tanto ha amato. E lo dichiara: «Sì, questa è una giornata davvero intensa, carica di emozioni».
La cerimonia, che poi è una grande festa per tutta la città, si svolge in un teatro gremito. Il primo a intervenire è l'allora rettore Loris Borghi, con il messaggio di benvenuto.
A Luigi Allegri, direttore del dipartimento di Lettere, arti, storia e società e ideatore dell'iniziativa, spetta la lettura della motivazione del conferimento.
A Michele Guerra, docente di Storia del cinema, oggi anche assessore alla Cultura del Comune di Parma, la «laudatio».
Poi la parola passa a lui, il protagonista di una giornata speciale non ancora nominato dottore ad honorem. Nella «lectio doctoralis», dal titolo «Il mistero del cinema», riflette sulla magia delle storie raccontate attraverso le immagini.
Il pubblico ascolta e alla fine torna ad applaudire. La platea si alza in piedi in segno di rispetto e scoppia l'ennesima standing ovation.
Parma, ora che Bernardo Bertolucci non c'è più, lo ricorda così, emozionato e ancora avvolto da quell'abbraccio fatto di applausi che non finiscono più.