Parma, il buio oltre il palo. Ma resta il +9 sul Bologna. Le pagelle

Paolo Grossi

Un brodino lungo senza l'ombra di un anolino che vi galleggi: è stato un po' questo lo 0-0 prenatalizio del Parma contro il Bologna. Che i rossoblù venissero al Tardini a fare le barricate era prevedibile. Figurarsi cosa sarebbe successo se Inzaghi avesse perso subendo gol in contropiede in trasferta. Il dna del suo Bologna è quello e non è tanto diverso dall'imprinting del Parma. Che infatti, costretto a fare una gara diversa dal solito (quando mai rivedremo i crociati con il 63% di possesso palla?) non ha spedito un solo tiro, dicasi uno, nello specchio della porta. La buona prova in fase difensiva e la pochezza in attacco degli ospiti ha fatto il resto.

IL BUIO OLTRE IL PALO
La gara entra subito nel vivo perché già al 2' su percussione di Gervinho un rimpallo manda la palla sui piedi di un liberissimo Siligardi che calcia un rigore in movimento ma centra il palo interno alla destra del portiere. Al 10' ci riprova lo stesso Siligardi con un siluro da venti metri, fuori di poco. Due fiammate che sembrano preludere ad un bombardamento ma non sarà così perché gli ospiti si chiudono a riccio, rinunciando ad ogni velleità di gioco e finanche di ripartenze. Bravo il Parma a chiudere gli spazi al contropiede ma per non rischiare i centrocampisti avanzano sì, ma con circospezione, e così diverse seconde palle, che cadono sulla trequarti, vengono recuperate dagli avversari. I quali però sono tecnicamente rivedibili: troppi errori e l'azione non può mai svilupparsi. Anche il Parma sbaglia la sua parte, ma non c'è paragone. Scozzarella gode di ampia libertà e la sfrutta per far girare la palla. Skorupski però non fa una parata perché gli spazi sono molto stretti e le sportellate di Inglese ai centrali avversari non bastano per aprirli. Il Bologna si è chiaramente votato a non perdere, forse a Inzaghi il punto basta per mangiare il panettone, ma salvarsi in tal modo resta difficile. Al 45' i crociati vantano una schiacciante superiorità nel possesso palla e nei passaggi effettuati ma, proprio com'è successo a tanti loro avversari prima di ieri, non sono riusciti a trasformare i numeri in palle-gol.

SECONDA METÁ DI NIENTE
La ripresa si srotola sulla stessa falsariga, e al 15' è il Bologna a creare panico nell'area crociata: in mischia la palla entrerebbe anche in porta ma il gioco viene fermato per un fuorigioco di Calabresi. Il Parma fa gridare al gol al 21' quando il subentrato Sprocati calcia in diagonale: è un tiro strozzato e a centro area Inglese ci mette lo zampino, deviando però fuori di poco. Gervinho in fase di possesso va regolarmente nella zona del trequartista, così che la fascia destra diventa una prateria che però resta deserta perché Iacoponi e Rigoni avanzano poco. Qualche sporadico cross in area ci piove anche, ma Inglese non risponde all'appello. Nel finale le squadre, come si suol dire, si allungano ma non mettono insieme lo straccio di una vera occasione da gol.

E ORA, CONTROPIEDE
Frosinone, Chievo, Bologna, tre pareggi in casa, un gol. Se nelle prime giornate Empoli e Cagliari avevano offerto il fianco ai crociati, ora gli avversari hanno capito l'antifona e stanno rintanati. Al Parma tocca snidarli, ma non è nelle sue corde. Ieri quasi mai si è arrivati a fondo campo, come ad esempio aveva invece ripetutamente fatto la Sampdoria nel secondo tempo una settimana fa. Quando in avanti sei così impotente è già un successo pareggiarle, le partite: la classifica si muove, le pericolanti non guadagnano terreno, e va benino così, aspettando qualche anolino, magari per Santo Stefano a Firenze, dove si potrebbe tornare a giocare in contropiede. Natale sarà passato, ma i «galleggianti» si apprezzano sempre.

IL TACCUINO

Sandro Piovani

Ultimi acquisti natalizi e limitazioni alla circolazione pre-partita: il traffico intorno allo stadio Tardini è caotico come non mai. Lentamente ma inesorabilmente i tifosi, di entrambe le squadre entrano nell’impianto di viale Partigiani d’Italia. Non è propriamente un derby, ma la partita è molto sentita. La posta in palio è alta, tensione quasi palpabile. E se la play-list preriscaldamento è quasi festaiola, con l’ingresso delle squadre in campo per il riscaldamento torna il rock e le hit da stadio. Il volume invece è da discoteca: è o non è festa? Vedremo alla fine. Gli occhi dei tifosi sono tutti per Gervinho, al rientro dopo l’infortunio. Sguardi che accompagnano l’ivoriano, come ad accudirlo per evitare altre complicanze. La curva Nord si copre con una coreografia Natalizia, orchestrata dai Boys. Bravi. Si comincia.

PRIMO TEMPO

2’
Parma pericolosissimo in avvio: Gervinho entra in area centralmente e l’intervento di un difensoire fa careambolare la palla sui piedi di Siligardi: tiro repentino che sbatte sulla parte interna del palo ed esce.

10’
Gran tiro di Siligardi dal limite: fuori di poco.

21’
Ammonito Bruno Alves, diffidato salterà la gara con la Fiorentina.

35’
Il primo tiro del Bologna è di Palacio: debole, nello specchio della porta buono solo per le statistiche.

45’+1’
Il Parma chiude in avanti l’ultima parte del primo tempo, crea azioni pericolose senza però riuscire a trovare la conclusione decisiva.

SECONDO TEMPO

15’
Bologna pericolosissimo Calabresi schiaccia di testa sul palo e li però il gioco si ferma perché lo stesso Calabresi era in fuorigioco. La palla poi entra in porta ma il gioco appunto era già fermo.

22’
Parma ancora pericoloso tiro dal limite di Sprocati, Inglese ci mette la punta del piede e la palla si alza verso l’incrocio ma esce di un nulla.

45’+4’
Nulla in tutto salvo un fuorigioco dubbio fischiato a Inglese e uno sterile pressing in avanti dei crociati. Poi una girata di testa fuori, ancora di Inglese, fuori. E 0-0 finale con un altro punto salvezza in classifica. E la sensazione che forse si poteva fare meglio.

LE PAGELLE

Paolo Grossi

- Parma -

SEPE SV
Raccoglie un tiro smozzicato di Palacio e ne vede sfilare fuori pochi altri. Tutto lì. Per fortuna un netto fuorigioco invalida il gol in mischia del Bologna.

IACOPONI 5,5
In una gara di questo tipo gli avremmo preferito Gazzola, ma tant'è. Fare il fluidificante non è esattamente il suo pane quotidiano. Almeno non si è sofferto dietro.

ALVES 6
Parte un po' svagato, tecnicamente meno pulito del solito, e anche ammonito per un fallo tattico a metà campo. Era diffidato, salterà Firenze.

GAGLIOLO 6,5
Ha giocato 126 palloni, un'enormità, e la cosa testimonia il suo impegno e la consueta generosità con cui affronta l'incombenza di spingere più del solito. Ma è chiaro che qualcosa tocca se è lui il fulcro del gioco.

RIGONI 5,5
Continua a incidere poco nelle due fasi. Non recupera abbastanza palloni e non è abbastanza pericoloso quando si inserisce, anche perché un po' opaco sul piano tecnico.

SCOZZARELLA 6
Ottimo primo tempo, poi cala un po' alla distanza e lascia il posto a Stulac. Cerca per quanto possibile di velocizzare la circolazione della palla, a volte con tocchi non banali, ma non trova fessure nel muro avversario.

» STULAC 5,5
Entra fresco e combattivo, ma la manovra non ne risente, un po' per suoi limiti, un po' perché mancano le idee con cui risolvere l'assedio.

BARILLÁ 6
Da qualche gara sembra un po' meno brillante di prima, fors'anche perché ha tirato la carretta per tutto il girone. Ieri ha dato e preso alcune botte, ma dai centrocampisti sarebbe opportuno ricevere più impulso in attacco.

SILIGARDI 5,5
Il palo in buona misura è anche un gol sbagliato. Ci riprova da fuori area e alla fin fine è stato il crociato più pericoloso. Globalmente fa un po' di confusione.

» SPROCATI 6
Come contro il Chievo D'Aversa lo lancia nella mischia per vivacizzare una situazione di stallo e lui fa due o tre buone cose.

INGLESE 5,5
Come Barillà da qualche giornata è in fase di riflusso. Per carità: lotta, spinge, rientra. Ma ieri ad esempio non è mai stato puntuale quando il pallone cadeva in area. E quella non è dote da poco in un centravanti. Altrimenti ci sembra di rivedere Bernardo Corradi.

GERVINHO 5
Va un po' dove vuole ma quando gli avversari sono così bassi è come se avesse il tappo rosso delle pistole giocattolo. Prova a fare il trequartista ma lì non è imprevedibile.

» CICIRETTI sv
Per il tipo di partita, contro una squadra asserragliata e con poca sofferenza dietro, avrebbe potuto giocare un po' di più.

All. D'AVERSA 5,5
La ricerca primaria dell'equilibrio difensivo è stata il suo segreto in questi anni e quindi va accettata anche quando, come ieri, quattro stopper in casa contro il Bologna forse sono troppi. Seguendo la partita pareva proprio che ai due tecnici non stesse male un punto. Certo è che da qui in avanti si misureranno in queste gare i progressi della squadra che dovrà mostrare soluzioni diverse. Ci si lavorerà a Collecchio e in fase di mercato. Intanto godiamoci un Natale tranquillo a quota 22.

- Bologna -

Skorupski sv
Calabresi 6.5
Danilo 6,5
Helander 6
Mbaye 6
Svanberg 5,5
Nagy 5,5
Dzemaili 5,5
» Orsolini 5,5
Mattiello 5,5
Palacio 6
Santander 5
» Destro sv
All. F.Inzaghi 5,5