Assalto alla parafarmacia. Con bottino "particolare"...

Molto attenti alla prevenzione i rapinatori entrati in azione l'altro ieri nella parafarmacia di San Prospero. Non solo si sono ben coperti il volto, per evitare di lasciare immagini chiare nelle videocamere di sicurezza del negozio, ma si sono dedicati con particolare cura allo svuotamento degli espositori sul bancone riservati ai preservativi (anche se difficilmente saranno destinati a un uso personale). Sono state proprio le confezioni di profilattici a rappresentare il grosso del bottino per i due che sono poi scomparsi nel nulla.

La rapina è stata messa a segno verso le 18 dell'altro ieri, in via Baden Powell, a poche decine di metri da via Emilio Lepido. I malviventi non si sono tanto persi in preamboli. Entrati con occhiali da sole sul naso, cappellino in testa e fasce scaldacollo sulla parte inferiore del viso, entrambi avevano già la pistola in pugno nel momento in cui hanno varcato la soglia. La scena parlava già di per sé, ma presto si sono aggiunte le frasi di prassi, proferite più che altro per sbloccare la situazione. «Fuori i soldi, non fate scherzi e nessuno si farà male».

In quel momento, dietro al bancone si trovavano solo la titolare con l'anziana madre; non c'erano clienti: forse i due avevano aspettato nascosti dietro qualche angolo che la parafarmacia fosse deserta. A nessuna delle due donne è nemmeno passato per l'anticamera del cervello di fare scherzi, di fronte a quelle armi che potevano anche essere fasulle, ma bastavano e avanzavano per seminare terrore.

I rapinatori, uno più alto e magro, di carnagione scura, l'altro tarchiato e di pelle appena più chiara del complice, per quel poco che si potesse capire da ciò che non era coperto, hanno puntato direttamente sulla cassa. Ma alla sua apertura, la loro furia anziché placarsi è aumentata: all'interno c'era solo un centinaio di euro. A quel punto, è toccato alla borsetta della titolare della parafarmacia essere aperta dai rapinatori. Ma anche qui è ben presto seguita una delusione: sì e no c'era una settantina d'euro. Ai quali subito dopo si sono aggiunti i cento arraffati dal borsellino dell'anziana madre della titolare. Nemmeno lei è stata risparmiata, anche se per fortuna i rapinatori si sono limitati alle minacce, senza alzare le mani sulle donne.

Ai banditi non serviva certo una calcolatrice, per tirare le somme del colpo e capire quanto fosse stato fallimentare fino a quel momento. Per un po', sembra che i malviventi abbiano cercato di rimediare puntando su prodotti che potessero aver un certo valore commerciale. Hanno così setacciato il negozio in cerca di anabolizzanti. Ma è stato ricordato loro che il «para» davanti alla farmacia significava anche che nelle sue scansie certe cose non erano facili da trovare.

A questo punto, i due rapinatori si sono avvicinati agli espositori. Si sono fatti aprire quello degli occhiali, facendone sparire almeno una ventina di paia. E poi hanno allungato le mani sui profilattici. Ne hanno arraffato almeno una trentina di scatole, molte delle quali di formato maxi, da 12 pezzi l'una. In questo modo, ben presto il bottino ha assunto tutto un altro valore. I due erano quasi all'uscita, quando quello tarchiato è tornato indietro, come se avesse lasciato qualcosa a metà: aveva dimenticato i gel lubrificanti. Fatto incetta anche di quelli, i due sono finalmente fuggiti.

L'allarme è scattato poco dopo. Per quanto le pantere della Squadra volante siano state tempestive nel loro intervento, setacciando le vie circostanti, dei banditi non è stata trovata traccia. Ora spetta agli investigatori della Sezione antirapine della Squadra mobile dare un nome e un volto ai due rapinatori della prevenzione. rob. lon.