Claudio Petrazzoli: quei caffè con la sorella per ritrovare il sorriso

MARGHERITA PORTELLI

Un sorriso per tutti, un sorriso ogni giorno.

Ricordano così, le persone che lo hanno conosciuto, Claudio Petrazzoli, il pensionato di 75 anni che ieri mattina è stato travolto da un’automobile sulle strisce pedonali davanti alla sua abitazione, in strada Cava in Vigatto, a Corcagnano.

Erano circa le sette del mattino e lui stava attraversando la strada, dopo aver parcheggiato la sua macchina di fronte a casa. Stava rientrando e, dopo una doccia, avrebbe ripreso l’auto per poi recarsi nel suo quartiere del cuore, il Montanara, come faceva ogni giorno.

Lì, dove era cresciuto e dove aveva a lungo abitato, lo conoscevano in tantissimi; la sorella Donatella gestisce da tanti anni un negozio di pasta fresca lungo strada Montanara, e proprio da lei, ogni giorno, Claudio si recava per cominciare la giornata con una colazione in famiglia.

Sei mesi fa era rimasto vedovo e da allora la sorella aveva voluto istituire il «rito» del caffè insieme ogni mattina. Un modo per condividere l’inizio di ogni giornata e stare vicini.

Idraulico in pensione da alcuni anni, Claudio aveva lavorato sodo tutta la vita ed era riuscito a trasmettere la passione per il suo mestiere anche al figlio Maurizio, che oggi piange la scomparsa improvvisa del papà insieme alla sorella Alessia.

Alla famiglia, Petrazzoli aveva votato tutta la sua esistenza e un affetto smisurato lo legava ai nipoti Chiara, Laura, Sara, Gabriele ed Elisa.

All’inizio degli anni Novanta si era trasferito a Corcagnano, ma il legame con le sue radici non lo aveva mai abbandonato e continuava a frequentare con regolarità gli amici di sempre, quelli del quartiere in cui era cresciuto: andava spesso al circolo «Filippelli», vicino a via Baganza, per una partita a carte, un caffè in compagnia o anche solo per condividere del tempo con le persone a cui voleva bene.

Qualche anno fa, una malattia lo aveva reso invalido, si muoveva con l’ausilio di un bastone, ma questo non gli impediva di affrontare la quotidianità con un sorriso.

«Ha sempre cercato di reagire, affrontando con forza le tante prove che la vita gli ha messo davanti, una dopo l’altra», ricorda la sorella Donatella, naturalmente molto scossa dalla perdita così inaspettata del fratello.

«Era un uomo davvero molto generoso, affettuoso e allegro. Aveva sempre una parola buona per tutti e non negava mai un sorriso. Una brava persona, insomma».

La data dei funerali deve ancora essere resa note.