Club dei 27: Palmieri è il nuovo «Nabucco»
ILARIA NOTARI
Nabucco cambia voce e volto. Sarà Massimiliano Palmieri, medico veterinario e loggionista, a rappresentare il titolo verdiano all’interno del Club dei 27.
Dopo le elezioni, svoltesi in assoluta segretezza con le consuete modalità simili a quelle di un conclave nelle viscere di Palazzo Cusani, dall’urna è uscito il suo nome, che ha superato il severo esame dei soci, che hanno visto in lui un giovane appassionato di Verdi fino al midollo.
Il titolo di Nabucco era vacante dopo la richiesta di Nicandro Gelati, titolare dell’opera da trent’anni, di acquisire lo stato di associato decano, avvalendosi della facoltà prevista dallo statuto sociale per ragioni anagrafiche, aprendo così la strada all’ingresso di un nuovo socio. Il socio anziano ha avuto l’inconsueto privilegio di assistere all’investitura del proprio successore all’interno del gruppo di appassionati verdiani, dove solitamente si rimane in carica sino a quando si passa a miglior vita.
Doppia gioia all’interno del Club presieduto da Enzo Petrolini: per Gelati che ha visto concretizzarsi l’auspicio, espresso nell’accorata lettera di richiesta del decanato che ha fatto commuovere tutti, di lasciare spazio a nuova linfa ed energia; e per Palmieri, che ha ereditato uno fra i titoli da lui più amati.
Quando Gelati entrò nella grande famiglia del Club, nel lontano 1987, Palmieri frequentava le scuole elementari e non aveva ancora scoperto il genio di Verdi. Ora cammineranno insieme nell’universo verdiano, partecipando alle molteplici attività sociali. Storico fruttivendolo dell’Oltretorrente l’uno, veterinario l’altro, a conferma dell’eterogeneità che caratterizza i ventisette verdiani, li accomuna la frequentazione del loggione del Regio, dove continueranno a incontrarsi per condividere la passione per il melodramma.
Tanti i ricordi del nuovo decano del Club, Gelati: dai tanti bambini incontrati per il concorso «Tu conosci Verdi?» alla conoscenza diretta di grandi artisti insigniti del titolo di Cavaliere di Verdi, come Muti, Domingo, Carreras e la Scotto, fino a quelli delle trasferte per assistere a grandi allestimenti. Ma uno solo è stato il messaggio che ha voluto lasciare ai propri confratelli verdiani: «Vogliatevi bene!». Esortazione colta dai membri del sodalizio, ma soprattutto dal nuovo Nabucco, che intende onorare il lascito del predecessore.