Parma, Ghirardi chiama Baraldi
Sandro Piovani
La settimana più difficile prima della partita più delicata della prima metà di stagione. Le premesse per vederne e sentirne di tutti i colori ci sono tutte. I tifosi, spiazzati dagli ultimi avvenimenti leggi il mancato pagamento di due delle tre mensilità dovute a giocatori e dipendenti, non riescono ancora a capacitarsi di cosa sia accaduto. In un club che sino a due settimane fa veniva definito «sano e senza pendenze» ed ora, quasi improvvisamente, in «mancanza di liquidità», come recita il comunicato qui affianco. In queste condizioni non è facile pensare ad un futuro roseo. Il presidente Tommaso Ghirardi, in attesa di verificare se la trattativa di cui si parla nel comunicato qui affianco possa effettivamente andare in porto, sta cercando di correre ai ripari.
Il ritorno di Baraldi
La prima mossa, un po' a sorpresa, potrebbe essere il ritorno nel club crociato di Luca Baraldi. Che, va detto subito, non andrebbe a sostituire Pietro Leonardi nell'organigramma della società. Baraldi, piuttosto, sarebbe una sorta di consulente esterno, che cercherà di analizzare la situazione con freddezza cercando di arrivare alla soluzione migliore. L'arrivo di Baraldi, anche questo va detto subito, non sarebbe da collegare ad un possibile acquisto del Parma da parte di Zanetti, imprenditore con il quale l'ex dirigente crociato ha collaborato, anche nella recente possibile acquisizione della Bologna da parte della Segafredo. La mossa, probabilmente, servirà a rimettere in contatto i parmigiani con la dirigenza crociata. Inutile sottolineare come mai in questo periodo la “popolarità” del presidente Ghirardi e dell'ad Leonardi sia in ribasso. Forse come non mai nella loro storia parmigiana. Entrambi sono considerati ugualmente responsabili agli occhi dei tifosi, soprattutto per quelli più attenti alle vicende societarie. Con un pizzico di serenità in più allora il Parma potrebbe ritrovare anche la strada giusta. In campo e negli uffici amministrativi.
La continuità aziendale ...
Alla ricerca di quella continuità sportiva necessaria per arrivare alla salvezza e aziendale per uscire dalle strette economiche che hanno colpito il club. Ghirardi intanto prosegue il suo lavoro per trovare quegli appoggi e quei sostenitori che gli consentano appunto di arrivare a questi obiettivi. Anche se appare chiaro come la cessione del club sia il vero obiettivo che l'attuale proprietà vuole perseguire. Oggi Ghirardi sarà a Milano e domenica, in serata, partirà per la Cina.
... e quella sportiva
Oltre a tanti euro, servono anche tanti punti. Calcolando le possibili penalizzazioni, il Parma è già molto distante dalla salvezza. Missione difficile ma non impossibile comunque. E quella di domenica, con l'Empoli, sarà una partita decisiva. Per questo e anche per spiegare la situazione economica del club, ieri l'ad Pietro leonardi ha incontrato la squadra, tra il primo e il secondo allenamento. Un monologo molto accorato, si dice, quello dell'ad. Che sarebbe uscito travolto dalla commozione. Chissà se sarà riuscito a compattare e convincere giocatori e staff tecnico. La sensazione è che la squadra voglia dimostrare, quasi autonomamente, di meritarsi la maglia crociata. E chissà che, con l'appoggio dei tifosi, non riesca a dimenticare le vicende societarie gettando tutte le energie sul campo.
Ghirardi non c'era
Ieri a Collecchio non c'era invece Tommaso Ghirardi. Che comunque lunedì aveva chiamato capitan Lucarelli per spiegargli “in anteprima” cosa sarebbe accaduto di li a poco. Spiegazioni che ora sono attese anche dalla piazza. Comunque finisca questa vicenda, è lecito attendersi altre spiegazioni. E soluzioni.
Le indiscrezioni sulla cessione
Soluzioni che potrebbero arrivare con la cessione del club. Chi è il “quasi acquirente” di cui si parla nel comunicato qui affianco? L'albanese Taci o la cordata del Qatar o ancora quella romana? Di certo ieri si sono ritirati gli imprenditori di Firenze che avevano dichiarato l'ultima manifestazione d'interesse.