Pizzarotti-Grillo, continua la «guerra fredda»

Gian Luca Zurlini

Nessun «anatema» né tantomeno procedure di espulsione avviate nei confronti di chi ha organizzato o partecipato alla cosiddetta «Leopolda» di Pizzarotti domenica scorsa a Parma.

Ma quelli che arrivano dai vertici del Movimento 5 Stelle nei confronti del sindaco di Parma e di chi la pensa come lui sul futuro dei pentastellati sono segnali che definire di «gelo» è un eufemismo.

La «guerra fredda» continua

Nella pratica, il grande raduno di militanti e di amministratori eletti convocato a Parma, è stato totalmente ignorato dal «blog» di Beppe Grillo e dai siti «di riferimento» del movimento. E già questo basterebbe per indicare quanto i rapporti fra il primo sindaco di un capoluogo di provincia del movimento e i suoi leader, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, siano di fatto ridotti ai minimi termini. Ma a far capire che la «guerra fredda» in atto ormai da molti mesi continua è stato lo stesso Beppe Grillo, con un video diffuso domenica sera sul suo «blog» che anche, se in modo indiretto, era una risposta inequivocabile al suo «passo indietro» richiamato da Federico Pizzarotti in relazione alla nomina del Direttorio di 5 componenti. «Sono ancora vivo, nonostante i tentativi di chi mi vuole seppellire e faccio un passo avanti», ha detto il comico genovese nel video, in cui Pizzarotti e l'incontro parmigiano non vengono mai nominati, ma viene rilanciata l'iniziativa del movimento con l'avvio della campagna per la raccolta delle firme per il referendum per l'uscita dall'euro. La frase sul «passo avanti» è però parsa un indubbio riferimento di Beppe Grillo alle parole uscite da Parma, dove la deputata bolognese Giulia Sarti ha addirittura lanciato l'idea di discutere della soppressione del nome del comico dal simbolo del movimento. E, se di espulsioni o reprimende «ufficiali» non c'è traccia, di certo i rapporti fra Grillo e Pizzarotti non sembrano in questo momento dei migliori.

«Grillo? Non lo sento da mesi»

Ieri sera il primo cittadino è stato ospite su La7 di «Otto e mezzo», la trasmissione condotta da Lilli Gruber in cui è comparso già diverse volte. E, ancne se stuzzicato a più riprese dalla giornalista e da Massimo Franco, editorialista del «Corriere della Sera» non ha ceduto in alcun modo alla tentazione di polemizzare con il leader dei «5 Stelle». Alla domanda della Gruber su quando si fosse sentito direttamente l'ultima volta con Beppe Grillo, il sindaco ha risposto senza esitazioni «qualche mese fa». Pizzarotti ha poi ribadito la sua proposta di un «incontro nazionale del movimento nel quale confrontarsi fra di noi e rilanciare e perché no rivedere le strategie del movimento». Quanto alla nota dolente delle espulsioni, ha sottolineato che «io non sono contrario alle espulsioni, ma ritengo che debbano essere effettuate rispettando il regolamento che noi stessi ci siamo dati e questo negli ultimi casi qualche volta non è accaduto». Dopo avere affermato che «non ho timore di essere espulso dal movimento perché non credo di aver fatto nulla per meritarlo» ha affermato che «alcune delle ultime espulsioni andrebbero riviste e magari anche rivotate senza problemi, ma seguendo una metodologia diversa da quella attuata». Da ultimo, Pizzarotti ha rilanciato il livello locale rivendicando «le novità che stiamo portando avanti nell'amministrazione di Parma in tema di trasparenza e risparmio sui costi, che sono più importanti del confronto interno al movimento e di questo vorrei si parlasse in futuro».