Zebre, che delusione

Michele Ceparano

Zebre, una brutta chiusura d'anno. Per i padroni di casa è stato una delusione il derby di andata contro il Treviso, ultimo turno di Pro 12 del 2014. I bianconeri, infatti, sono stati sconfitti a Moletolo dai veneti; 16-26 il risultato finale specchio di una gara in cui le Zebre hanno messo veramente alle strette i biancoverdi solo fino alla mezz'ora del primo tempo e sporadicamente nella ripresa. Episodio chiave che rompe l'equilibrio del match al 33' del secondo tempo, la meta del veneto Francesco Minto che qualcuno ricorderà con la maglia della Rugby Parma. Fino ad allora si era combattuto punto a punto.

Evidentemente partire per la prima volta con i favori del pronostico non ha giovato ai padroni di casa. Quello di ieri era inoltre un doppio derby familiare. In panchina quello dei cugini: Andrea Cavinato, coach bianconero, e Umberto Casellato, allenatore biancoverde ed ex, proprio in coppia col cugino, delle Zebre. E in campo il derby dei fratelli Pratichetti: l'ha vinto Andrea contro il bianconero Matteo. Un ko comunque su cui le Zebre dovranno meditare. Finora infatti nei primi due match del trittico fondamentale in funzione qualificazione alla prossima Champions Cup, contro Dragons e Treviso i bianconeri non hanno raccolto nulla. Anzi, si sono fatti distanziare notevolmente in classifica dai gallesi e quasi raggiungere dai veneti, ora in ritardo di appena una lunghezza. Lo spettro dell'ultimo posto, così faticosamente allontanato, torna prepotentemente a farsi strada.

Qualche parola sul Treviso, a cui all'ultimo è mancato Gori. E' arrivato a giocarsi il derby in uno dei momenti più difficili della sua storia; non vinceva infatti dal 18 aprile scorso. Proprio per questo a Parma è arrivato con un'umiltà inusuale per il suo blasone, ma che gli ha giovato. Nel corso della gara ha avuto più possesso e attenzione in difesa rispetto alle Zebre, che si sono viste solo a sprazzi. Sabato, comunque, i bianconeri avranno la possibilità di rifarsi in casa del Benetton nel derby di ritorno, senza però Daniller, che ieri si è infortunato alla rotula. Non si presenteranno più da favoriti e chissà che questo possa in qualche modo aiutarli.

Il XXV Aprile è pieno (oltre 4500 persone a Moletolo non si vedono tutti i giorni), il freddo è pungente e il campo perfetto. La partenza è delle Zebre che fanno valere i cinque punti in più in classifica. E' Venditti a schiacciare in meta su passaggio di Leonard. Haimona trasforma per il 7-0 ma il Treviso è lì e accorcia dalla piazzola con Hayward.

Tra i due inizia una battaglia che vedrà il biancoverde imporsi con un pesantissimo 6/6 mentre l'apertura delle Zebre ha sulla coscienza due errori, il più grave sul 16-19. L'episodio più importante dei primi 40 minuti è la meta al 31' di Seniloli. Il 9 figiano intercetta a metà campo un passaggio di Leonard e va a segnare al galoppo. Un campanello d'allarme che i bianconeri non sentono. Si va infatti al riposo 13-16.

Nella ripresa le Zebre ci provano subito con due azioni alla mano raccogliendo il piazzato del pareggio. Poi Van Schalkwyk placca alto Seniloli e rimedia il cartellino giallo; sugli sviluppi Hayward riporta avanti i veneti. Arriva anche un giallo al trevigiano Ragusi per un placcaggio pericoloso sulla linea di meta bianconera ai danni di Leonardo Sarto. Ora crescono le Zebre che, grazie al pacchetto, hanno la possibilità di raggiungere di nuovo gli avversari. Haimona però sbaglia dalla piazzola e dal possibile pari arriva il colpo del ko. Al 33', infatti, break di Campagnaro e meta di potenza di Minto. Hayward trasforma e, con un vantaggio di dieci punti e poco da giocare, il Treviso fa buona guardia e un buon Capodanno.