«I rifiuti di Reggio? Da via Mantova non li farò passare»

Chiara Cacciani

Chiara Cacciani

Prima ci muoveremo con iniziative civili e diplomatiche nelle sedi interessate, poi se sarà necessario reagiremo per tutelare il nostro territorio. Di certo non voglio che i camion con i rifiuti da Reggio Emilia passino per Sorbolo». E' un annuncio di preallerta quello che si trova nelle parole del sindaco Nicola Cesari. E' lui a mettere sul piatto dell'attualità l'altra faccia della questione rifiuti da fuori provincia: quella del loro tragitto per arrivare all'inceneritore di Ugozzolo (e ritorno).

«Ci si sofferma molto sull'inquinamento prodotto dal termovalorizzatore. Ma questo è niente in confronto a quello causato dai mezzi che trasportano i rifiuti. E su via Mantova avrebbero un impatto decisamente pesante».

Facciamo un passo indietro. L'Assemblea dei sindaci ha rinviato la decisione sull'arrivo di rifiuti da fuori provincia. Cosa accadrà? Convincerete Pizzarotti?

L'inceneritore c'è, e non ci sono attualmente alternative per smaltire i nostri rifiuti senza portarli altrove come abbiamo fatto per anni, facendo aumentare i costi in bolletta. Anche Parma deve essere consapevole di questo. E se la nuova area vasta sarà quella che comprende Parma, Piacenza e Reggio Emilia...

«Giochiamo» dunque sui termini? Su cosa sarà prossimamente dentro e fuori provincia?

No, giochiamo sulla differenziata: se saremo bravi a fare la nostra parte con senso civico, la tariffa dovrebbe diminuire. Compensata dai rifiuti di Reggio e Piacenza e con l'inceneritore che brucerà a 130 mila tonnellate e non a 190. Tra l'altro, trattandosi dello stesso gestore, sarebbero rifiuti di cui si conoscerebbe la provenienza, la tipologia, il trattamento: meglio questi che quelli da fuori regione, a cui dico un no deciso.

Teme che possano costruire un ulteriore inceneritore nella Bassa reggiana?

Certo. Questa sarebbe una possibilità nel momento in cui non si accettassero altri conferimenti da parte delle province limitrofe. Reggio ha ormai saturato la portata delle proprie discariche e Piacenza ha un termovalorizzatore che ha ancora una potenzialità di cinque, sei anni: è ovvio che si dovrà trovare una soluzione. In realtà, in base alle ultime dichiarazioni dell'assessore regionale Gazzolo, i rifiuti da Reggio arriveranno. Il 2016 è alle porte. E allora è bene chiedersi che strada faranno sin da subito.

Proviamo a farlo: quali sono le alternative?

La Via Emilia? No, è già satura, basta vedere le code ogni mattina, e ci sono oltretutto alcune rotatorie quasi off limits per camion di quelle proporzioni. La via Emilia Bis? Ormai si sa che non si realizzerà. C'è la soluzione dell'autostrada, che sarebbe forse l'ideale ma per Iren ha lo svantaggio dei costi di pedaggio. E la Bassa reggiana ha ovviamente la possibilità di passare da via Mantova.

Quindi dal centro abitato di Sorbolo...

Oggi l'incrocio vede già il passaggio di troppi mezzi pesanti, con problemi di smog, di sicurezza, di inquinamento acustico, di odori, di danneggiamento dell'asfalto: i sorbolesi non ne possono più. E quei camion in arrivo da Reggio aggraverebbero la situazione. E' per questo che attendiamo che Iren ci dica cosa intende fare. Ragionevolmente, credo che le stia a cuore discuterne con i territori interessati, e noi siamo pronti a dire la nostra.

Se diranno via Mantova?

Penseremo a manifestare nelle maniere civili e diplomatiche per trovare una soluzione. Diversamente, se questa sarà una imposizione, faremo come nel passato: iniziative di protesta (il blocco della strada nel 2004, contro i mezzi pesanti diretti al cementificio, ndr.). Se sarò in condizioni di prendere decisioni serie è anche per gli impegni che erano stati presi nei confronti del mio paese: quella tangenziale che prevedeva il collegamento tra Poviglio e il quartiere Venezia attraverso un nuovo ponte sull'Enza e che non ha ancora visto la luce. E allora lancio un'altra provocazione.

Quale?

Quella della Cispadana. Se verrà realizzata sarà strategica per tutto il territorio della Bassa Est, si metterebbe a servizio di possibili stabilimenti industriali e a quel punto l'impatto sarebbe minore per Sorbolo: i camion passerebbero dal nuovo ponte sull'Enza, raggiungerebbero direttamente a via Burla e da lì Ugozzolo. Sarebbe anche a vantaggio della tangenziale di Parma, che sarebbe bypassata da chi dall'autostrada va verso il Reggiano.

Ma i tempi sono compatibili?

Per un primo periodo probabilmente no, bisognerebbe trovare una soluzione provvisoria. Ma negli ultimi piani regionali è definita un'opera strategica e prioritaria. L'ha ripetuto anche il presidente Bonaccini. Ed io la considero la vera tangenziale di Sorbolo e per Sorbolo: permetterebbe di alleggerirci dal traffico pesante quotidiano e da quello ulteriore dei rifiuti. Se così sarà, saremo per una piena condivisione del piano, se no faremo le nostre contromosse. Così come farò se qualcuno vorrà pensare di portare i rifiuti all'inceneritore attraverso le ferrovie di Sorbolo. Non vorrei che anche la Parma-Suzzara, attraverso una deviazione ad hoc per il carico dei container di rifiuti, diventasse di transito per le merci: perché allora i sorbolesi non vivrebbero più. A meno che..

A meno che?

A meno che quel tragitto non venga spostato dal centro abitato. Ecco, se come opera alternativa spostassero la ferrovia, con un nuovo ponte e un binario ad hoc, allora mi troverebbero perfettamente d'accordo.