In duemila per i Momix. Con polemica

Mariacristina Maggi

Corpi, luci, suoni e colori che si corrispondono: visionarie sinestesie per dirla con Baudelaire.

A 35 anni esatti dal debutto milanese i Momix sono finalmente arrivati a Parma con un doppio appuntamento (anche questa sera, sempre alle 21,30): per stupire, sedurre, divertire ed emozionare. E se la danza «è un atto puro della metamorfosi», come scriveva Paul Valéry, la compagnia fondata dal geniale e visionario danzatore-coreografo statunitense Moses Pendleton ha preso decisamente alla lettera le sue profetiche parole.

Duemila gli spettatori accorsi in piazza Duomo per assistere ad un vero e proprio evento che da qualche decennio calca le scene dei teatri di tutto il mondo ipnotizzando più generazioni, tra bellezza e originalità, suggestioni e illusioni: ed è stato bello vedere una piazza gremita da chi i Momix li conosceva e da chi li ha riscoperti o scoperti per la prima volta, dalle teste imbiancate ai bimbi che applaudivano con palpabile entusiasmo. E' stato un precursore Pendleton, antesignano della fantasia tra danza, acrobazie e immaginazione capace, come un alchimista, di fondere elementi diversi per dare vita a qualcosa che non c'era (modern dance): qualcosa capace di rapire il pubblico in nome di un vero e proprio incantesimo. Una magia fatta di corpi che fluttuano, rimbalzano, si rincorrono; di immagini plastiche e dinamiche tridimensionali sospese tra luci, colori, oggetti, costumi, emozioni che diventano una cosa sola: un corpo unico che non può che sorprendere, conquistare, rubarti l'anima e allo stesso divertire (unico neo: sono stati un po' penalizzati alcuni posti in platea che non offrivano la visuale completa, ndr). In questa applaudita ed elegantissima antologica (Momix Forever), dal grandissimo impatto visivo, la scena ha preso vita con estratti delle storiche coreografie della Compagnia tra cui «Momix classics», «Passion», «Baseball», «Opus Cactus», il più recente «Bothanica» (splendide danzatrici trasformarsi da fiorellini in gioiose figure colorate, ndr), l'ultimo successo «Alchemia» e i tre inediti «Paper trails», «Daddy long lag» e «Light reigns». Apprendisti stregoni guidati da un mago chiamato Pendleton: artisti capaci di coniugare fantasia e tecnica, minuziosa precisione da artigiani con le tecnologie più avanzate e la più sfrenata immaginazione... Sinceri gli applausi per una danza che con grandissima energia ha regalato un sogno. Applausi ricambiati dai generosi bis offerti dalla compagnia.