La montagna piange Andrea

COMPIANO

Giorgio Camisa

Ieri a Barbigarezza si celebrava la ricorrenza della patrona Santa Chiara e la comunità di quella piccola frazione doveva festeggiare l’evento con alcune cerimonie religiose e poi lasciare spazio alla festa pagana e all’allegria. In tanti hanno partecipato alla messa mattutina presieduta dal parroco don Amedeo Mantovani e poi gran parte dei fedeli sono saliti verso casa Pinelli-Delnevo per salutare il papà di Andrea Claudio, la mamma Franca ed il fratello Alessandro. Un mesto e silenzioso corteo per lenire il tremendo dolore e l’angoscia che regnava in quella casa: una stretta di mano, un abbraccio, una parola di conforto. Quel ragazzo amico di tutti, solare e pieno di prospettive per il futuro, quel giovane che aveva l’hobby della moto è morto poco dopo le 17 di sabato scorso a Case Marchini sulla strada che da Borgotaro porta a Bardi.

Era nato a Barbigarezza il 24 aprile del 1986, residente nell’abitazione che condivideva ancora insieme al fratello di tre anni più grande Alessandro, alla mamma Franca e al papà Claudio noto autotrasportatore della vallata. Barbigarezza una piccola frazione del comune di Compiano sulla destra del fiume Taro, poche case la chiesa, il secolare campanile e alcune fattorie agricole. Andrea ha lasciato un vuoto incolmabile tra le mura di casa ma anche in quella piccola comunità dove tutti si conoscono e si rispettano. Aveva studiato a Bedonia, e a Borgotaro aveva conseguito il diploma di ragioniere, qualche anno a Sugremaro di Compiano a lavorare in una azienda per il commercio di materiali edili e poi da cinque aveva scelto di fare lo stesso mestiere del padre: l’autotrasportatore. Era stato assunto da una ditta Internazionale specializzata in trasporti eccezionali. Su quei «bisonti» scortati dalla Polizia si sentiva gratificato, quel lavoro gli piaceva e lo appagava: poteva girare in lungo ed in largo l’Europa e guadagnarsi uno stipendio dignitoso. Era stato per molti anni componente della Glenn Miller, la banda musicale di Bedonia e di quella comunale di Albareto, animatore delle feste estive e del carnevale. Andrea era amante della compagnia, non perdeva occasione per partecipare ad incontri conviviali o a feste tra amici. Le due ruote erano la sua passione: una passione che purtroppo gli è stata fatale.

La famiglia Pinelli-Delnevo è molto stimata e conosciuta, il papà noto autrasportatore, la mamma casalinga, una famiglia molto unita e solidale. Andrea aveva poi molti amici ma ieri ben pochi di loro avevano voglia di parlare, tutti erano molto provati e tanti ancora increduli. «Credo che sia comprensibile l’angoscia che ci tormenta, io ero uno dei suoi amici più stretti - si sfoga tra le lacrime Mirko Sbarbori coetaneo di Andrea - La sera del 24 aprile abbiamo festeggiato il suo e altri compleanni, era al mio fianco ed è stato come sempre l’animatore della serata. Nessuno dimenticherà mai il suo sorriso e le sue allegre battute». «Non vogliamo crederci: quello che è successo ci ha ferito al cuore» dicono al bar Concordia. La salma di Andrea è ora in Medicina legale a disposizione delle autorità competenti: ancora non è stato comunicati il giorno dei funerali.