Per ora tutto Taci

Sandro Piovani

Sarebbe sin troppo facile scherzare e scrivere che tutto... Taci. Però, al di la delle battute scontate, questo sta accadendo a Collecchio. Dove una squadra di sette professionisti, quasi tutti albanesi come il patron del Parma, stanno ribaltando i conti del club crociato prima (si spera) di aprire i cordoni della borsa e dare il via definitivo al mercato ma anche alla ordinaria amministrazione (leggi pagamento di stipendi, versamenti di contributi e saldi di fatture varie). Tanto che è lecito farsi una domanda: ma perché queste operazioni non sono state fatte prima di dare l'annuncio del cambio di proprietà (visto che la trattativa è andata avanti per più di un mese)? Ieri il telefono del presidente Fabio Giordano suonava ma a vuoto. E quindi niente risposta.

Consiglio d'Amministrazione
Probabile comunque che questi ultimi accertamenti economici siano anche il prologo per l'annuncio del nuovo consiglio d'Amministrazione e dell'arrivo ufficiale di Rezart Taci come presidente del Parma. Per mercato e pagamenti vari serviranno almeno venti milioni di euro, tanto per cominciare. Anche perché gli accordi ormai sarebbero stati siglati, ma servono le contropartite economiche per chiudere definitivamente questi contratti.

Arrivi (quasi) imminenti
Ecco che sembra così tramontare, ora dopo ora, l'idea di dare velocemente dei rinforzi a disposizione di Donadoni. Già a fine 2014, dopo l'arrivo (quasi) ufficiale di Taci, si era parlato di affari chiusi per Nocerino (Torino, ma di proprietà Milan) e Gonzalez (Lazio). L'ufficialità dell'arrivo dei due centrocampisti sembrava in arrivo già il 5 gennaio scorso, all'apertura del mercato invernale. Poi è stata rimandata ai giorni immediatamente successivi. Chissà che oggi o domani non ci sia la conferma di queste voci. Anche se la sensazione è che tutto sarà rimandato alla prossima settimana. Così come il possibile arrivo di Gilardino.

Una storia già vista?
Ieri sera Teleducato ha evocato il mancato arrivo di Taci a Bologna. Con il petroliere che aveva annunciato l'acquisto dell'80% del club per 24 milioni da Menarini.

La cronaca
Scriveva a quei tempi il Corriere di Bologna.it: «Sì, sarò il primo presidente straniero del vostro calcio e sono curioso di vedere se sarò accettato». Curioso sì, «ma senza nessun senso di rivincita. Sono albanese, ma il vostro Paese lo sento mio: per me è un ritorno, per i miei connazionali un punto d' onore. Nel Bologna investirò 60 milioni, non mi piace perdere». Manna dal cielo per i tifosi rossoblù già in piena «Taçimania». Questo l'articolo, era il 25 luglio 2009. Altri tempi, speriamo anche altre abitudini.

Lila primo passo
Un primo impegno diretto nel Parma da parte di Taci comunque c'è stato: il primo acquisto è stato il capitano della nazionale albanese Andi Lila (valutazione 1 milione di euro). E il centrocampista potrebbe essere a disposizione già domenica, al Bentegodi contro il Verona. Cinquanta per cento di possibilità, fanno sapere dagli uffici del Parma. Ieri Lila era ancora a Tirana, per cercare di snellire le pratiche che riguardano tre paesi: l'Albania (nazione d'origine), la Grecia (dove giocava) e l'Italia (dove giocherà). Il suo status di extracomunitario lo costringe ad ottenere permessi di soggiorno oltre che di lavoro. Alcuni nullaosta sono già arrivati, altri ne servono: oggi si capirà tutto. Un primo passo, ma altri ne servono. E allora tra i tifosi cadrà quel velo di inevitabile diffidenza, figlio della storia recente del club. Per voltare pagina definitivamente.