Scala: «Il Parma non morirà mai»

Marco Bernardini

«Il Parma non è morto e non morirà mai, il Parma nasce da una nuova categoria, dai dilettanti ma avrà un’altra storia ben positiva».

Con queste parole il neopresidente Nevio Scala, mai dimenticato allenatore dei ducali nella prima metà degli anni Novanta, saluta la nascita del nuovo Parma Calcio 1913 (la presentazione si terrà oggi pomeriggio alle 18 allo stadio Tardini) avvenuta ieri mattina nello studio del notaio Giulio Almansi in via Repubblica e che, come noto, comprenderà nel progetto coordinato da Marco Ferrari (vice presidente della nuova società) la newco 1 “Nuovo Inizio Srl” formata da alcuni imprenditori locali e, da socio di minoranza, la newco 2 “Parma Partecipazioni Calcistiche Srl” sotto forma di azionariato diffuso con versamenti effettuati da parte di tifosi, politici, lliberi professionisti e piccoli imprenditori.

Il tutto è cominciato attorno alle 10 di ieri mattina, quando lo stesso Scala, accompagnato da Marco Ferrari e dal responsabile marketing Erreà, Luca Carra (destinato, secondo quanto trapela da alcune indiscrezioni, ad avere un ruolo importante nella nuova società), ha fatto il suo ingresso dal portone dello studio notarile, dove erano già state poste le basi per la costituzione di un progetto assolutamente innovativo nel panorama del calcio italiano.

Presenti tra gli altri anche gli imprenditori Pizzarotti, Barilla, Dallara e Gandolfi, personaggi di grande prestigio della newco1 che sarà presieduta dal commercialista Marco Bigliardi, oltre che il presidente della sezione di Parma dei Veterani Sportivi, Corrado Cavazzini ed il neo vice presidente del Centro di Coordinamento, Roberto Chiapponi, questi ultimi due già eletti tra i nove membri del Cda della newco 2 che darà spazio come azionariato diffuso, soprattutto, ai tifosi. «In futuro ci sarà la possibilità di aderire per tutti gli altri sostenitori del Parma - conferma Chiapponi - c’è la voglia di avere una base assolutamente ampia e non ci manca l’entusiasmo: credo sia importante esserci anche per noi del Centro di Coordinamento». L’incontro si è concluso poco prima di mezzogiorno ed ha sancito ufficialmente, oltre alla creazione del nuovo Parma, il ritorno a casa di Nevio Scala seppur in vesti diverse rispetto a quelle di tecnico che, dal 1989 al ‘96, fece innamorare la piazza e conquistò l’Europa. «C’è molta emozione ma anche molta responsabilità, ho la fortuna di esser stato scelto da un gruppo di persone di elevato spessore e mi auguro di dimostrarmi all’altezza. Sono veramente orgoglioso e felice di questo nuovo incarico sperando che tutto vada per il verso giusto: sto ancora imparando e studiando, è un ruolo completamente nuovo per me».

Ad onor del vero, già più volte nel corso dell’ultimo decennio era stato vicinissimo a rientrare tra le fila del club crociato ma alla fine non si concretizzò mai nulla. «Gli innamorati compiono azioni col cuore, quando mi hanno coinvolto nel progetto non potevo dire di no per l’affetto e la passione che provo nei confronti di questa città e della sua gente. In passato avevo rifiutato di tornare, ora inizia una nuova avventura che mi trova molto carico». E ricomincerà dai dilettanti, da cui si spera di risalire il più in fretta possibile.

«Partiamo da una categoria che non compete a Parma ed al Parma, faremo di tutto per poter dare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano. Vogliamo esser trasparenti, una società con i vetri delle finestre molto ma molto puliti e vogliamo fare un calcio “biologico”, ascoltando il parere di tutti e operando con la massima serietà». Solo nei prossimi giorni si potrà scoprire qualcosa in più riguardo le idee e le iniziative del Parma 1913.

«Sarò un presidente che non invaderà il ruolo degli altri, inizieremo fin da subito a valutare diverse possibilità per i piani tecnici. Abbiamo in mente progetti interessanti che al momento opportuno condivideremo con chi ci vorrà ascoltare». Bentornato Nevio, che sia Europa o serie D il suo nome rappresenta il trait d’union perfetto tra il “vecchio” ed il nuovo Parma.