Un altro ko, 2-0: la B si avvicina
Paolo Grossi
Che pena vedere un Parma così mal ridotto. A metà campionato la serie B è ormai una certezza: vien solo da chiedersi con quanta dignità la squadra affronterà la seconda parte della stagione. Spiace dirlo, ma oggi è così. I giocatori e lo staff del Parma hanno ricevuto lo stipendio di luglio e poi nient'altro. Taci è padrone del vapore da un mese esatto ma non ha ancora scucito un euro. Sarebbe bello che la squadra sapesse allenarsi in settimana e andare in campo la domenica concentrata solo sugli aspetti tecnico-tattici del suo lavoro, ma non lo si può pretendere e infatti non avviene. La rosa a disposizione di Donadoni in questo momento non è certo granché, ma l'aggravante sono le condizioni psicologiche di un gruppo senza verve, senza voglia di reagire, in una parola vuoto, sotto tutti i punti di vista.
Prima la festa
Dopo il consueto festoso pre-partita che caratterizza ogni sfida con la Samp, allietato in quest'occasione anche dal Ferrero-show sotto la curva doriana, Donadoni aveva schierato il Parma con Nocerino interno sinistro, Rispoli a destra al posto di Cassani e, come contro il Cagliari in Coppa, Bidaoui in avanti assieme a Cassano. Mihajlovic ha lasciato in panchina gli ex Okaka e Marchionni e nel suo 4-3-1-2 Soriano è il trequartista, con Bergessio, oggetto del desiderio per il Parma in questa finestra di mercato, ad affiancare in attacco lo sgusciante Eder. Il gemellaggio tra i due club ha fatto sì che il settore ospiti sia zeppo di tifosi doriani, di bandiere, di cori. Uno spettacolo migliore di quello che vedremo poi in campo.
Primo tempo in bianco
Nel primo quarto d'ora l'atmosfera si vivacizza solo per due cadute in area, una di Eder l'altra di Bidaoui: entrambi reclamano ma l'arbitro Gervasoni lascia correre e, diremmo, a ragione. Solo al 22' si vede un tiro in porta: calciato cervelloticamente un corner in attacco, il Parma becca il contropiede avversario e Duncan, lanciato in profondità è bravo a scappare, controllare, aggirare Gobbi e calciare forte. Mirante però si distende in tutto e para in due tempi. Subito dopo altra ripartenza blucerchiata conclusa con un tiro dal limite, alto, di Eder. Splendida azione crociata invece al 27' con Cassano che apre per Mauri e questi per Rispoli il cui cross basso da fondo campo trova Mauri bravo a fare una finta e Gobbi, accentratosi, lesto a calciare con il destro, il suo piede debole: la traiettoria è centrale e fiacca e Viviano può respingere. Al 45' per un fallo di Lucarelli su Eder che costa il giallo al capitano crociato, lo stesso Eder batte una punizione dalla lunetta ma la sua staffilata esce di poco sulla sinistra di Mirante. Si chiude il tempo con una zuffa tra Bergessio e Lucarelli dopo che Soriano era finito a terra su intervento del capitano. Una prima frazione poco spettacolare, con squadre che si sono concesse poco, e un punteggio che riflette bene quanto visto.
Immancabile patatrac
Si riparte con Mariga che si sistema davanti alla difesa al posto di Lodi. Già al 9' però la Samp passa: Lucarelli accorcia su Soriano e la linea difensiva, pur schierata, non stringe gli spazi cosi che nel varco che si è aperto viene lanciato Eder che aggira Gobbi va sul fondo e mette in mezzo rasoterra. Costa è tagliato fuori, Mirante si distende per quanto è lungo ma sul palo lontano il tocco sotto di Bergessio manda la palla a scavalcarlo e a insaccarsi. Donadoni prova a rispondere con Palladino al posto di Nocerino e il passaggio al 4-3-3 con Costa terzino sinisitro. Paletta deve però spendere un'ammonizione per fermare Eder lanciato in contropiede. Il Parma si affloscia e la Samp raddoppia: Duncan entra in area a sinistra e mette in mezzo. Bergessio in sospetto offside tocca quanto basta per mandare la palla a sbattere sulla faccia interna del palo. Il più svelto ad avventarsi sul rimbalzo è Soriano che da due passi scaraventa in rete.
Altra mossa di Donadoni che manda dentro l'altro ex Pozzi per Gobbi passando al 4-2-3-1. Guizzo gialloblù al 38' quando Rispoli sulla destra va sul fondo e crossa all'indietro: Palladino irrompe nell'area piccola ma, disturbato da Silvestre, alza incredibilmente la mira. Nel finale Mihajlovic lancia nella mischia anche il giovane talento della Primavera Djordjevic, montenegrino, classe '84.
Il triplice fischio trova un Tardini ormai rassegnato nella sua parte gialloblù, e invece esaltato in quella doriana. La Samp ha ceduto Gabbiadini, Muriel e Eto'o non si sono ancora visti, ma ha fatto sei punti in due gare: ora è al terzo posto e può sognare.
Incubi
Per il Parma invece solo incubi, e in fondo la serie B non è nemmeno il peggiore. Ieri ha debuttato Nocerino, non poteva certo fare sfracelli ma è parso (e forse era inevitabile) spaesato, poco nel vivo del gioco dove invece ci sarebbe bisogno di lui. Il dubbio ora è se i rinforzi tanto invocati servano ancora o se si tratti solo di un modo per chiudere la stalla a buoi scappati. Per quel che costa si può anche credere alla salvezza, ma diventa una cosa tipo Babbo Natale o asini che volano. Il fatto è che un altro girone come questo sarebbe assai deprimente, roba da far venire a nausea il Tardini per chi lo ha frequentato in questa stagione.