Venerdì l'eclissi di sole
Gli italiani stanno contando le ore che li separano all’eclissi di Sole prevista per venerdì mattina. Ma gli esperti raccomandano cautela per la salute degli occhi: «se mettiamo a fuoco il sole sull'occhio non facciamo altro che danneggiare severamente la retina» avverte Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico dell’Istituto Humanitas.
«Quando si osserva una luce molto forte - spiega l’esperto - la cornea e il cristallino mettono a fuoco la luce sulla retina. L'occhio è fatto apposta per concentrare la luce. L’effetto è triplice: aumenta moltissimo l’intensità luminosa, la luce focalizzata riscalda la retina e, infine, se si supera una certa soglia di intensità e di energia, il tessuto viene bruciato». Le conseguenze possono essere limitazioni alla vista, alla capacità di leggere o di riconoscere distintamente ciò si guarda, ma anche un’immaginè impressa (come un alone) che rimane per tutta la vita.
Usare telescopi e binocoli, se non si sa cosa si sta facendo, va assolutamente evitato: «Con il telescopio si mette a fuoco ancora meglio e sull'occhio di energia ne arriva ancora di più: la retina può danneggiarsi più facilmente». La soluzione migliore è dunque usare delle lenti protettive scure adeguate (per i binocoli e i telescopi esistono appositi filtri) oppure gli occhiali da saldatore, con indice di protezione 14. Da evitare, invece, i rimedi fai-da-te, che «non sono in grado di filtrare la componente più pericolosa dei raggi luminosi. L'attenuazione della luminosità che inducono - conclude Pietro Rosetta, dell’unità Operativa di Oculistica in Humanitas - può ingannare e la tranquillità in assenza di sintomi puà provocare un’esposizione prolungata alla radiazione ed essere causa di cecità».