500 firme per il nido Allende

Gian Carlo Zanacca

Il gruppo consiliare di «Per Collecchio solidale», guidato da Roberta Delsanto aveva promesso in consiglio comunale battaglia contro l’intenzione dell’Amministrazione di indire un bando di gara per passare nel nido Allende dalla gestione diretta ad una gestione in capo ad un soggetto privato. La battaglia si è consumata in consiglio comunale, ma anche fuori con la petizione indetta dallo stesso gruppo consiliare e la contestuale raccolta firme. Di firme in poco più di un mese Roberta Delsanto, in collaborazione con Rifondazione Comunista ed il partito dei Comunisti Italiani, ne ha raccolte 524 e le ha consegnate in Comune per dire no alla linea intrapresa dell’Amministrazione che dovrebbe a breve pubblicare il bando. Lo ha fatto in modo eclatante affiggendo decine di fotocopie dei fogli firma direttamente sulla cancellata dalla scuola. Una protesta, quindi, che è andata in scena anche fuori dall’ufficio protocollo del Comune dove la Delsanto ha consegnato le firme.

«524 cittadini hanno appoggiato questa iniziativa – ha precisato Roberta Delsanto – lo hanno fatto firmando la nostra petizione ed hanno condiviso con noi il profondo dissenso chiedendo che il nostro nido, fiore all’occhiello del welfare pubblico, resti in gestione diretta al Comune». La vicenda del nido Allende è legata al triste caso dell’educatrice Erica Grandis che è stata posta agli arresti domiciliari in settembre per maltrattamenti e molestie nei confronti dei bambini della sua sezione. Il fatto ebbe una risonanza a livello nazionale. Le indagini si sono concluse e si attende l’esito del processo. Il Comune ha pensato di fare un appalto unico per unire i servizi del nido Montessori già gestiti da un soggetto privato e quelli dell’Allende, dal momento che proprio in luglio scade l’appalto per la gestione della Montessori. Il sindaco Paolo Bianchi ha motivato la propria decisione per garantire unitarietà nel servizio anche nella gestione dei centri estivi, duramte la possibile apertura al sabato, durante le vacanze natalizie e pasquali e nel prolungamento dell'orario pomeridiano. Non sono d’accordo su questo passaggio le educatrici ed il personale ausiliario dell’Allende, 7 insegnanti e 4 operatori, che, pur rimanendo dipendenti del Comune, verranno assegnati in comando al soggetto che si aggiudicherà l’appalto per la gestione dei servizi della scuola. Una decisione, questa, fortemente osteggiata dal gruppo consiliare di «Per Collecchio solidale» che crede nel valore della scuola pubblica. «Riteniamo la raccolta firme – conclude Roberta Delsanto - un grande successo in un momento non particolarmente favorevole alla nostra campagna, dopo i fatti del settembre scorso. Chiediamo, quindi, al sindaco ed alla Giunta di rivedere la loro linea in considerazione della nostra petizione e a fronte del fatto che tanti cittadini l’hanno condivisa. Mi auspico che l’Amministrazione riveda questa scelta per noi inaccettabile».