Il Parma chiude imbattuto

Paolo Grossi

SAN MAURO PASCOLI

DAL NOSTRO INVIATO

Missione compiuta senza sforzo. Nell'ultima partita del suo campionato di serie D il Parma, di scena a San Mauro Pascoli, aveva come obiettivo quello di conservare l'imbattibilità stagionale. E ha fatto centro senza particolari patemi. Apolloni ha confermato Lauria come trequartista dietro due punte rapide, Baraye e Melandri. Novità di giornata Rodriguez titolare a centrocampo. All'ultimo momento, dopo che era già stato inserito nell'undici iniziale, s'è fatto male Agrifogli, rilevato da Ricci. Nel piccolo impianto di San Mauro, i 500 tifosi del Parma offrono un bel colpo d'occhio. In segno di amichevole accoglienza risuonano le note dell'Aida prima della gara. Altre note di colore, le due assistenti donna e il cerchio di centrocampo del tutto sbilenco...

Gioiello di Corapi

La prima palla gol è del Parma al 9' quando Melandri fugge a destra e da fondo campo imbecca all'indietro Corapi il cui destro è però molle e viene respinto. Lauria si avventa sulla palla ma, da posizione defilata, calcia alto. Poco dopo Corapi crossa da destra e Melandri incorna di testa. La palla è spiovente ma Stella deve “schiantarsi” sul palo per respingerla. Pericolo sull'altro fronte quando Zommers smanaccia in corner un cross teso di Giulianelli. Al 23' il Parma passa: Lauria pesca con una bella girata la corsa di Melandri che viene però anticipato dall'uscita di piede del portiere Stella. La palla termina sui piedi di Corapi che a circa trenta metri dalla porta calcia subito di collo-esterno destro e scavalca spettacolarmente il portiere che cercava di tornare in porta. Gran gol per l'1-0 legittimato da una supremazia fin lì netta da parte dei crociati. Al 33' Sampò per anticipare Lauria sfiora l'autogol. Subito dopo Stella compie una bella parata in tuffo per negare il gol a Lucarelli, bravo a calciare di sinistro dal limite, trovando anche una deviazione galeotta di Giulianelli. Al 37' parte palla al piede Pesaresi e su di lui fanno fallo prima Meandri, trattenendolo per la maglia, poi Rodriguez, falciandolo sulla trequarti. Servirebbero due gialli, l'arbitro Maggio lo condona a Melandri. Il Parma, agevolato da un terreno di gioco ottimale, fraseggia con pregevole rapidità e precisione, senza dare riferimenti in avanti dove Lauria, Melandri e Baraye ruotano e si scambiano le posizioni. All'ultimo minuto è provvidenziale Lucarelli ad anticipare in spaccata Bonandi. Al riposo il risultato non fa una grinza, anzi, con un po' più di concretezza negli ultimi trenta metri i crociati avrebbero potuto arrotondare il vantaggio.

Ancora Lauria

Nella ripresa ci si sarebbe aspettati una Sammaurese in forcing per raddrizzare il risultato invece è il Parma che congela i ritmi e palleggiando controlla il gioco. Il gioco si fa soporifero e i romagnoli sembrano quasi accontentarsi di un ko di misura. E così paga dazio al 21' quando Messina parte in contropiede e serve al limite Lauria, bravo a servire Melandri che però, a tu per tu con Stella, centra la base del palo. La palla comunque rimbalza verso Lauria che prende la mira e insacca nella porta sguarnita. Subito dopo esce e lascia il posto a Longobardi che al 24' ci prova con desto a giro dal limite, fuori di poco. Al 28' Miglietta calcia forte dal limite e Stella para in due tempi. Ora è Melandri a fungere da trequartista. Al 41' Messina calcia dal limite e Stella replica la parata in due tempi. Al 45' Baraye riscatta una prestazione moscia con un salvataggio in area su Bonandi che stava per calciare a rete da due passi e a colpo sicuro. Al 48' la più nitida palla gol per gli avversari ma Zommers restando fermo fino all'ultimo riesce ad alzare sulla traversa il tiro del neo entrato Bertozzi.

Adesso lo scudetto

Insomma, la stagione s'è conclusa senza l'onta di una sola sconfitta. Adesso sotto con Gubbio e Sambenedettese sulla strada che porta allo scudetto. Un titolo da poco, dirà qualcuno, ma se chi gioca a calcio sa esultare anche per una Coppa dei Bar, è giusto che una squadra della levatura tecnica e societaria del Parma persegua con professionalità e determinazione ogni traguardo. Oggi la Lega di D ufficializzerà il calendario della poule. Il Parma ha chiesto di non giocare la prima partita o di essere in trasferta. Se gli toccherà il Gubbio, si giocherà a porte chiuse a Città di Castello. Saranno gli ultimi atti di una stagione per tanti versi memorabile, quella della rinascita verso campionati certamente più difficili ma speriamo altrettanto forieri di emozioni.

L'analisi

Paolo Emilio Pacciani

Si è quindi conclusa in maniera trionfale la cavalcata degli uomini di Apolloni in questo campionato di serie D. Una stagione ricca di successi e di soddisfazioni che nel finale è diventata addirittura entusiasmante e che si è conclusa con addirittura 17 punti di vantaggio sulla seconda, l'Altovicentino.

Il 2-0 firmato Corapi e Lauria a San Mauro Pascoli è solo la ciliegina sulla torta preparata da questa squadra, che chiude l'anno senza aver mai conosciuto la parola sconfitta. Nemmeno quando è stata eliminata dalla Coppa Italia ha subito l'onta, visto che l'eliminazione è arrivata ai calci di rigore dopo che il match si era chiuso in parità.

Ora non resta che godersi la poule scudetto facendo finta che in ballo, oltre all'onore e al prestigio, ci sia altro. Ma onore e prestigio, per una città alla quale la gestione Ghirardi-Leonardi ha tolto tutto, sono valori per i quali vale la pena lottare e combattere fino in fondo. Perché questa promozione del Parma è un segno di riscatto che non deve restare isolato né fine a se stesso.

Sambenedettese e Gubbio (solo oggi sapremo in quale ordine) sono avversarie di valore, non per niente hanno vinto anche loro il campionato, ma il Parma è squadra di caratura superiore e non può certo temerle.

Domenica non si giocherà al Tardini: lo stadio è occupato dalla Gazzetta Cup, torneo di calcio giovanile sponsorizzato da Ringo. Per questo il Parma ha chiesto alla Lega Nazionale Dilettanti di giocare in trasferta la prima partita o, meglio ancora, di fare subito il turno di riposo e di giocare poi la seconda e la terza. In teoria il Tardini sarebbe occupato anche domenica 22 (partita dei Panthers contro i Seamen) e domenica 29 (Memorial Caramaschi di calcio giovanile), quindi o una di queste manifestazioni viene spostata oppure il Parma giocherà di sabato. Oggi sapremo tutto.

Le pagelle

Paolo Grossi

ZOMMERS 6,5

Passa un pomeriggio di relax, poi a un soffio dalla fine salva la sua porta con una parata alimentata da grande freddezza.

MESSINA 7

Altra eccellente prestazione in entrambe le fasi. Cancella il diretto avversario, si propone spesso e bene in avanti, dove mette lo zampino nel gol del 2-0.

ADORNI S.V.

Seppur per pochi minuti, è stato bello vederlo tornare in campo.

CACIOLI 6,5

Ha giocato in punta di piedi tanta era la superiorità rispetto agli avanti avversari. Frutto anche della mentalità e dell'atteggiamento professionale che non viene mai meno.

LUCARELLI 6,5

Come il suo «gemello» ieri non si è certo dovuto rimboccare le maniche, limitandosi a un compito ben fatto.

RICCI 6,5

Solo all'ultimo momento ha saputo che avrebbe giocato, perché Agrifogli, il titolare designato, ha dato forfait in riscaldamento. Eppure ha sciorinato un'ottima prova, spingendo e soprattutto opponendosi all'avversario più quotato, capitan Bonandi, con tanta efficacia.

Il migliore CORAPI 7,5

Il migliore, sia per la prodezza balistica dell'1-0 ma soprattutto per la continuità ai migliori livelli. Pur decentrato sulla destra ha saputo toccare decine di palloni senza mai buttarli via, scegliendo tempi di giocate e inserimenti con grande intelligenza.

RODRIGUEZ 6

Apolloni lo ha responsabilizzato schierandolo centrale e i compagni gli hanno dato fiducia cercandolo spesso. Non si poteva pretendere la luna visto che gioca così poco, certo che ha scelto sempre le giocate più semplici.

SIMONETTI S.V.

MIGLIETTA 6,5

Anche lui con la classe e il mestiere che si ritrova ieri non ha sudato. Indirizzata presto la partita sul binario giusto si è limitato a gestire le situazioni. Ma è anche così che ci si dimostra di categoria superiore.

LAURIA 6,5

Nella sua posizione preferita, quella del trequartista, ha giocato un buon numero di palloni ma spesso avrebbe potuto privilegiare la ricerca del gol. Quando l'ha fatto tirando da fuori ha avuto le polveri bagnate poi però la buona sorte lo ha ricompensato recapitandogli sui piedi un pallone da spingere in porta.

LONGOBARDI 6

Fa a sportellate ma non trova spiragli per andare a rete.

MELANDRI 6,5

Non continuo, ma in varie circostanze assai velenoso per gli avversari. Con l'attacco leggero scelto ieri da Apolloni s'è alternato in varie posizioni. Ha centrato un palo, ma da lì doveva segnare: poi ci ha pensato Lauria.

BARAYE5,5

Un'altra prova abulica, spesso è andato al piccolo trotto, quando aveva la palla rallentava il gioco. Bravissimo però nel finale in un determinante salvataggio difensivo.

ALL. APOLLONI 7

Anche ieri dalla sua squadra ha ottenuto ciò che voleva: concentrazione, determinazione, rispetto del gioco e degli avversari. Con questo suo atteggiamento sempre sul pezzo ha condizionato positivamente il suo gruppo e ne è uscita una splendida cavalcata lunga 38 giornate.

Arbitro MAGGIO 6,5

Nessun tipo di problema, nessun particolare reclamo da parte delle due squadre. Sempre attente e precise anche le sue collaboratrici. E' vero che era una gara di fine stagione ma l'ha gestita al meglio, con l'unico neo di una affrettata ammonizione a Ricci per un contrasto di gioco.