Lucarelli: «Continuo per vincere»
Paolo Emilio Pacciani
Dopo la conferma di Minotti (e con lui di Galassi e Apolloni) è arrivata a stretto giro di posta quella di Alessandro Lucarelli. Ovverosia il capitano simbolo degli anni Novanta e quello dei primi anni Duemila. Che Lucarelli avrebbe continuato a giocare per un altra stagione era noto da qualche mese, ma l'ufficialità è arrivata soltanto giovedì.
«Avevo già detto che avrei continuato ma ora è confermato: - afferma Lucarelli - sono contento di avere l'opportunità di giocare per un'altra stagione. A inizio anno pensavo che questo sarebbe stato l'ultimo ma l'appetito vien mangiando. Il fatto che stia ancora bene fisicamente e abbia avuto una bella stagione mi ha portato a fare questa scelta. Sono orgoglioso di fare parte ancora di questa squadra e di indossare questa maglia per la nona stagione consecutiva».
Lei aveva detto che sarebbe rimasto solo se si fosse allestita una squadra per vincere anche il Lega Pro. Sarà così?
«Sì, la società ha ribadito che l'obiettivo sarà di provare a vincere il campionato. Sarà difficile perché ci saranno avversarie forti, ma noi siamo il Parma e ho la presunzione di dire che anche l'anno prossimo saremo noi la squadra da battere».
Rispetto a un anno fa il mondo è cambiato per voi...
«Sì, sembrano essere passati dieci anni, non uno. Il maggio scorso è stato pazzesco. Fortunatamente ne siamo fuori, siamo ripartiti da vincenti e ora dobbiamo continuare il nostro percorso per ritornare dove eravamo l'anno scorso».
Lei resta ma molti se ne andranno...
«Il calcio è questo. Durante la stagione si creano rapporti umani che vanno al di là dell'essere compagni di squadra. Sono convinto che tutti hanno dato un contributo importante affinché la stagione fosse così favolosa. Mi sento di doverli ringraziare tutti, dal primo all'ultimo, così come voglio ringraziare i tifosi che ci sono stati così vicini. Quello che abbiamo fatto rimarrà nella storia del Parma e del calcio tutto. Chi arriverà dovrà avere la stessa umiltà e determinazione che abbiamo avuto noi quest'anno. Abbiamo gettato basi importanti per la prossima stagione».
Quanto ancora sarà il leader in campo?
«Quest'anno ho saltato solo due partite, entrambe per squalifica, ed ho retto bene ai ritmi della stagione. Però sono vicino ai 39 anni: quando mi accorgerò di non poter più tenere il passo sarò il primo a farmi da parte. Lo spirito è ancora quello di un ragazzino e l'aspetto mentale è fondamentale. Come testa sono il più giovane di tutti qui dentro e finché mi diverto vado avanti. Ma non voglio essere un peso né essere compatito: se non starò bene mi farò da parte».
Come si dovrà operare sul mercato?
«La rosa va rafforzata in tutti i reparti e la società lo farà perché ha voglia di vincere, però l'importante è che chi arriva abbia le stesse caratteristiche mentali di chi ha giocato quest'anno. Credo sia giusto concentrarsi su giocatori di categoria che hanno voglia di mettersi in mostra».