«Bivacco notturno in Battistero: la piazza diventa un orinatoio»

Mara Varoli

Accade in viale dei Mille, ma accade anche in piazza Garibaldi. O meglio, dalle parti del Duomo. Gente che «marcia» a volumi troppo alti, che sporca la città in tutti gli angoli possibili e che lancia rifiuti: intorno alla storica «Cocconi», all'ombra del teatro Regio e davanti al Battistero. Gente che non ne vuole sapere di rispettare Parma. E che non ne vuole sapere di amare la nostra città. Almeno, intorno alla scuola di piazzale Picelli, sono state messe delle fioriere per impedire il bivacco e quello che ne consegue. Ma in piazza Duomo? A ricordare una situazione che non è più a macchia di leopardo ma ben radicata in tutta Parma è Alessandro Cao in una lettera alla «Gazzetta»: «Gentile Direttore - apre il signor Cao -, approfitto della sua rubrica per raccontare un episodio che mi ha visto mio malgrado coinvolto qualche giorno fa, esattamente lunedì 26, affinché i cittadini di Parma e il neo sindaco magari affrontino la realtà che ci sta avvolgendo prima che sia troppo tardi».

Ecco i fatti, ormai cronaca annunciata: «Mi trovavo con una amica verso le 22,30 in piazza del Duomo, non in via dei Mille o via San Leonardo per intenderci, ma dunque nel "salotto" della città giusto per fare una passeggiata e prendere del fresco - continua Alessandro - quando in Piazza, tra le famiglie e i turisti, abbiamo visto arrivare una decina di personaggi diciamo non propriamente locali (lasciamo stare questo dettaglio, fossero stati italiani non cambiava) che si sono fermati davanti al Battistero accompagnati da casse portatili che diffondevano "simpatiche" canzoni Reggaeton. La cosa - a parte il volume eccessivo - è diventata abbastanza fastidiosa in quanto è andata avanti per almeno un quarto d'ora buono, alcune famiglie giustamente hanno cambiato "aria" visto l'occupazione della Piazza e il volume della musica». E il nostro lettore non sbaglia, quando usa la parola «occupazione», perché è proprio quella la sensazione che si respira quando si inciampa in questi «quadri» degradanti, che limitano la libertà altrui e in cui non è il colore della pelle che fa la differenza, ma l'educazione: non è solo lo «straniero» che tratta male Parma e i parmigiani, così come rimarca Cao. Basta guardare la «fauna» diurna, ben lontana dall'essere straniera. Ma andiamo avanti: «Anche noi dunque dopo aver "ascoltato" nostro malgrado una notevole quantità di pezzi, ce ne siamo andati - prosegue il racconto -. Mentre percorriamo la strada per casa a lato del Duomo Romanico, da me sempre ammirato (preciso che vivo a Parma da 17 anni ma sono sardo di origine) tre individui si staccano dal gruppo che "bivaccava" in piazza e ci sorpassano velocemente in bici giusto in tempo per buttarle sul selciato a fare i "bisogni" sugli antichi muri, tra schiamazzi e risa. Qui, nonostante gli inviti a lasciar perdere, ho sentito dentro di me che "il troppo era stato ampiamente superato", non fosse altro per vedere questo monumento frutto della cultura ridotto a un orinatoio. Erano in tre, ma fossero stati anche in 10 non mi avrebbero fatto paura. Mi sono avvicinato e gli ho detto che dovevano vergognarsi, che la dovevano smettere etc etc. La prima risposta, in italiano stentato, era "sei di polizia forse? fatti i c... tuoi!". Tralascio il seguito, può bene immaginare come sia continuato, devo dire che non siamo arrivati alle mani ma poco ci è mancato».

E conclude, con tono di rabbia ma, fortunatamente, non di rassegnazione: «Comunque alla fine bene o male si sono allontanati. Sono tornato a casa un po' scosso ma fiero in cuor mio di aver detto quello che andava detto. Vigliacco, come si suol dire, se ci fosse stato qualche parmigiano "verace" che mi avesse dato aiuto. Vigili poi non ne parliamo. Un augurio a noi tutti, ne avremo bisogno». E' così, per quei volumi troppo alti, che appassionano anche quegli automobilisti che sfrecciano notte e giorno persino nei borghi con lo stereo al massimo, senza curarsi di chi sta intorno o del passaggio di una possibile ambulanza. Sordi nei confronti del mondo: e qui, in effetti, l'intervento della municipale e una raffica di multe non farebbero male. Allo stesso modo, ciechi di fronte al mondo: sarebbe opportuno che più cittadini segnalassero chi sporca la città con i rifiuti e con la pipì. Per quel buon senso civico che ogni comunità deve recuperare.