Oggi i funerali di Alessandro Petrillo
Sarà celebrato oggi pomeriggio alle 15,30, nella chiesa parrocchiale di San Michele, il funerale di Alessandro Petrillo, morto all’ospedale di Vaio, dopo un lungo calvario. La camera ardente, per chi vorrà rendere omaggio al trentatreenne di origini campane da anni trasferitosi nella nostra provincia, sarà allestita dalle 14 nella camera mortuaria dell’ospedale di Vaio.
Ieri intanto, sempre nella parrocchiale di San Michele, il quartiere nel quale il giovane padre (la sua bimba ha appena cinque mesi) abitava con la famiglia, in via Sauro, è stato recitato il rosario. Molti gli amici o anche solo semplici conoscenti toccati da questa tragedia che hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla famiglia.
Oltre alla mamma Raffaelina e al papà Giovanni, Alessandro ha lasciato la moglie Ylenia con Ilary e Alessia, il fratello, la sorella, i parenti. Dopo la cerimonia funebre, la salma sarà tumulata nel camposanto della città. Solo oggi è stato possibile dare l'ultimo saluto al giovane padre morto in ospedale a Vaio il 31 ottobre.
Prima, era necessario che la salma fosse sottoposta all'autopsia. A compiere l'esame, ieri, è stato Lorenzo Marinelli, il medico legale scelto dal pm Fabrizio Pensa. L'autopsia, per quanto fondamentale, non è che un tassello per lo sviluppo dell'inchiesta della quale il sostituto procuratore è titolare.
Si tratta di ricostruire, passo per passo un iter durato settimane. Dalla visita ai primi di settembre, per quel mal di stomaco persistente, alla diagnosi, al ricovero e all'intervento per un'ulcera recidivante, particolarmente aggressiva, alle complicanze, al quadro clinico che si deteriora sempre più, fino al trasferimento in Rianimazione. Un iter trasformatosi in calvario, con il peggior finale che si potesse immaginare.
Poco dopo il decesso di Petrillo, la famiglia sporse denuncia. I carabinieri di Fidenza si presentarono a Vaio, per porre sotto sequestro la salma e la documentazione sanitaria. Anche per stabilire la data dell'autopsia servì del tempo. La Procura dovette analizzare le carte e far partire gli avvisi di garanzia, affinché gli indagati potessero nominare consulenti di fiducia per assistere all'esame.
Per questa vicenda, sono sei i medici indagati, conseguenza diretta dal lungo periodo nel quale il 33enne è stato sottoposto a interventi e consulti. Oltre al direttore dell'Unità operativa di Chirurgia di Vaio, Vincenzo Violi, i chirurghi Stefano Rollo, Piero Lugani, Carlo Salvemini e Francesco Fontanazza. Con loro anche lo specializzando Andrea Versari.
Alessandro Petrillo, era arrivato dal Sud a Fidenza, dove aveva incontrato Ylenia, con la quale si era unito in matrimonio un anno fa. E cinque mesi fa ad allietare la coppia, era arrivata Ilary. Bella presenza e fisico atletico, «Ale» come lo chiamavano tutti, aveva subito trovato lavoro come commesso in alcune boutique del Fidenza Village.
E proprio al Village, dove tutti lo conoscevano, lo hanno ricordato per la sua gentilezza, per il suo fare cordiale, per la sua disponibilità. Sino in ultimo, i colleghi del Village, hanno sperato e pregato perché «Ale» potesse farcela, per vedere crescere la sua piccolina, per la sua famiglia, per le tante persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene. Ma un destino crudele lo ha strappato agli affetti più cari, lasciandoli nella disperazione più cupa. E oggi saranno in tanti ad accompagnare nell’ultimo viaggio «Ale» e a stringersi in un lungo e affettuoso abbraccio ai familiari, chiusi in un profondo e muto dolore.s.l.