Pizzarotti-Scarpa, scintille in pubblico sulla sicurezza

Michele Ceparano

Confronto molto caldo ieri nel quartiere San Leonardo sul tema della sicurezza tra i due candidati alla poltrona di sindaco, Federico Pizzarotti e Paolo Scarpa. L'appuntamento è stato organizzato dal Comitato dei cittadini volontari di San Leonardo e Cortile San Martino. In un auditorium Toscanini "tutto esaurito" ma diventato un vero e proprio forno, il duello incentrato prevalentemente sula sicurezza e l'ordine pubblico a Parma è stato seguitissimo da un pubblico che a tratti ha anche rumoreggiato e qualche volta anche interrotto. Ma quello sulla sicurezza era veramente un tema molto sentito e il moderatore, il giornalista Pietro Adrasto Ferraguti, ce l'ha dovuta a tratti mettere tutta per mantenere la discussione su binari tranquilli. Tra Pizzarotti e Scarpa spesso ci sono state frecciate a partire da come rivolgersi all'avversario. Dopo il saluto di Fabrizio Fanfoni, vicepresidente del Ccv del quartiere, in via Cuneo è iniziato il dibattito. Pizzarotti ha spiegato perché istituirà la figura del delegato alla sicurezza. «Il sindaco e gli assessori non possono occuparsi di tutto - ha spiegato - perciò sarà utile avere questa figura che deve avere competenze e che sappia affrontare un problema che non esiste solo qui a San Leonardo ma anche nel quartiere Pablo e da tante altre parti». Scarpa ha invece ribadito quanto aveva già annunciato sabato: «Se sarò sindaco terrò per me la delega alla sicurezza. Vedo una città in una condizione di emergenza e San Leonardo è un simbolo di questa situazione. Parma ormai sembra una città del Sudamerica in mano alle mafie. Ci sono condizioni di illegalità non più sopportabili. E questa è la nostra prima priorità: in un anno toglieremo lo spaccio dalle strade».

A questo punto la discussione si è spostata sull'utilizzo della polizia municipale, uno dei tempi centrali del discorso sulla sicurezza. E il dibattito si è surriscaldato. Pizzarotti spiega che «i vigili non possono fare indagini». «Non è vero» lo interrompe Scarpa. E Pizzarotti evoca il caso Bonsu. Sulla logistica il sindaco uscente aggiunge che «noi abbiamo già a disposizione all'interno dello Stu-Pasubio uno spazio per insediare una parte del comando della polizia municipale». Poi punta il dito contro il governo: «L'esecutivo del Pd faccia le leggi per rimpatriare i pluripregiudicati». Quindi una frecciata a Scarpa: «In un anno debella lo spaccio? Promesse elettorali, non c'è la Lega ma il sindaco sceriffo continua ad andare di moda». Anche Scarpa accusa il suo avversario di fare propaganda: «Non è vero che la polizia municipale non può fare indagini. A Modena e a Rimini, ad esempio, hanno assestato un colpo durissimo allo spaccio di droga. A Parma invece ci siamo inventati che devono fare solo multe. Il caso Bonsu è stato in capitolo orribile ma non è giusto che, dal momento che hanno sbagliato una volta, non passano più essere utilizzati». Pizzarotti a questo punto accusa Scarpa di «non essere informato. Nel piano del fabbisogno sono infatti già previste dodici assunzioni di vigili urbani di cui parla lui. Noi abbiamo ottenuto da Roma più agenti e abbiamo sempre collaborato con le altre forze dell'ordine». Scarpa insiste sul fatto che terrà la delega alla sicurezza per sé. «Qui a San Leonardo - si rivolge alla platea - la gente capisce cosa voglio dire. È' dal 2013 che il problema della sicurezza sta peggiorando. Parma è diventata una delle città del Nord dove esiste più spaccio di droga. Siamo allo sbando». Pizzarotti replica all'accusa di scarso impegno nel comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza: «Io so benissimo cosa faccio nel comitato - ribatte - ma il problema in Italia è che c'è troppa gente che fa solo l'elenco dei problemi». Poi nomina ancora il Pd scatenando ancora qualche reazione risentita tra il pubblico. I suoi però non ci stanno, Marco Bosi in testa. Quello che, se vincerà Pizzarotti, sarà il vicesindaco discute animatamente con alcuni. Si continua a parlare di sicurezza e di videosorveglianza. Anche su questo argomento i due candidati si mantengono su posizioni opposte. «Abbiamo lavorato e continueremo a potenziare questo strumenti» assicura Pizzarotti. «Non è sufficiente - interviene Scarpa -. Serve alle porte della città e va potenziata nei quartieri anche per affrontare meglio l'emergenza- furti nelle abitazioni». Esaurito il tema della sicurezza, dopo le 23 non sono mancate scintille nemmeno sulla questione rifiuti.