Addio all'imprenditore Silvio Albini

Famiglia, lavoro, sport: sono stati questi i valori che hanno caratterizzato l’esistenza di Silvio Albini, scomparso a 83 anni. Era un personaggio molto conosciuto e stimato in tutta la città, in quanto aveva avviato l’omonima ditta per la vendita e riparazione di frigoriferi industriali, ora portata avanti dai figli Bruno e Lara. Silvio aveva continuato la sua attività per quasi sessant’anni.

Era nato al Poggetto di Salsomaggiore, ma in tenera età era arrivato a Fidenza, con i genitori. La madre, fra l’altro, era la titolare di un negozio di generi alimentari nella centralissima via Berenini, di fronte alla chiesa di Santa Maria. Poi, il bombardamento che aveva raso al suolo la città aveva costretto la famiglia Albini a tornare, sfollata, al Poggetto.

Dopo la guerra, Silvio e i genitori erano tornati a Fidenza. E lì, nella centralissima via Berenini, vicino alla chiesa di san Michele, Albini aveva aperto il primo negozio per la vendita di frigoriferi industriali, di cui effettuava anche le riparazioni. Una ditta, che grazie alla professionalità di Albini, era diventata ben presto un solido punto di riferimento per il settore.

Ormai diventato insufficiente il locale di via Berenini, la ditta si era poi ampliata trasferendosi in via Papini, nel quartiere artigianale La Bionda. Silvio aveva lavorato ininterrottamente nel settore degli impianti frigoriferi per quasi sessant’anni e proprio per questa fedeltà al lavoro, aveva ricevuto anche riconoscimenti.

Quando era nata in città l’Apla era stato anche membro del consiglio direttivo, impegnandosi per la categoria. Una delle più grandi passioni di Silvio Albini era stata la bicicletta. Da sempre appassionato della due ruote, in gioventù aveva praticato anche ciclismo agonistico negli allievi col Velo club. Poi aveva fatto parte del gruppo dei cicloamatori affiliati ad Avres cicli e Albini ne era diventato lo sponsor.

Ancora in tanti in città, ricordano le frotte di cicloamatori che sfrecciavano, con la maglia di Albini frigoriferi. E proprio tanti appassionati della bici, come lui, gli hanno reso omaggio nella camera ardente a Vaio, in un continuo pellegrinaggio. Ma amava anche lo sci e un po’ tutti gli sport in genere. Oltre alla moglie Adriana, ha lasciato i figli Bruno con Annarita, Lara con Marco, i nipoti Matteo e Luca, i parenti. Il funerale sarà celebrato questa mattina, alle 10, nella chiesa parrocchiale di san Michele. Dopo la cerimonia funebre, le spoglie verranno tumulate nel camposanto della città.