Danni e furti sulle auto dei podisti in gara

Chiara De Carli

Doveva essere una mattinata divertente per i podisti che ieri mattina si sono ritrovati all’Antica Corte Ortalli di via Emilia Ovest, all’altezza di Ponte Enza, per una sgambata non competitiva sulle distanze di 12 e 6 chilometri. Tutto il ricavato della manifestazione, che prevedeva un bel ristoro allestito dagli organizzatori e la possibilità di rifocillarsi dopo la prova alla festa del paese, sarebbe stato devoluto in beneficenza dalla Podistica Taneto, società organizzatrice dell’evento.

Insomma: gli ingredienti per trascorrere un po’ di tempo in rilassatezza c’erano tutti, ma per diversi partecipanti il rientro al parcheggio ha riservato una brutta sorpresa con lunotti e finestrini rotti per razziare quanto era stato lasciato in macchina.

Portafogli, monetine, borsette: tutto volatilizzato, nonostante il continuo viavai di persone.

Ad accorgersi per primo che qualcosa non andava è stato proprio uno dei partecipanti alla corsa che, arrivato al traguardo, ha trovato sul telefonino il sms inviato dal gestore della carta di credito che lo informava di un prelievo fatto alle 10,05 da un bancomat di Reggio Emilia: tempi che non tornano, naturalmente, visto che il via era stato dato solo mezz’ora prima. Via di corsa al parcheggio e lì la scoperta che, oltre al vetro sfondato, anche il portafogli era sparito. A qualcuno era stato aperto il baule dove era stata messa la borsetta, ad altri è sparito il portafogli pur ben nascosto tra i sedili. «Naturalmente il dispiacere è tanto per chi era venuto a passare una mattinata in compagnia e ora si trova derubato e con danni da pagare – dice Daniele Ferrari, organizzatore della manifestazione podistica –. Purtroppo questi furti sono triplicati negli ultimi anni e viene il sospetto che a compierli siano persone che prendono di mira proprio i luoghi in cui si fanno manifestazioni partecipate e che tengano d’occhio i movimenti di tutti».

Una piccola fortuna nonostante il rammarico generale: i ladri non hanno trovato la cassetta che conteneva i soldi delle iscrizioni lasciando garantito il sostegno ai progetti sociali individuati dagli organizzatori come destinatari dell’offerta. Ora però alla rabbia di chi ha subito il furto, dopo la prima denuncia di Facebook, si aggiunge anche quella dei podisti che, almeno per questa volta, sono stati «graziati». «Li avevano presi al Trail dei Boschi di Carrega due anni fa. Erano rom vestiti da messa della domenica. Hanno fatto in tempo ad aprire due macchine poi sono stati presi sul fatto da carabinieri in borghese – ricorda uno di loro -. Due giorni dopo, processo per direttissima a Parma con i diretti interessati al furto che hanno dovuto chiedere permessi al lavoro per presenziare al processo. I rom si sono presentati con le famiglie che facevano gesti di sfida ai presenti che avevano subìto il furto. Risultato: qualche mese agli arresti domiciliari, ma essendo rom i domiciliari erano su roulotte».